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Covid, 1 decesso e 2.700 nuovi casi in Alto Adige. In Trentino 2 vittime e oltre 1.700 positivi

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La situazione aggiornata al primo febbraio

[©apsstn]

Trento/Bolzano – Il bollettino dei contagi da Covid-19 in Trentino registra altri due decessi, si tratta di un uomo di oltre 80 anni e di una donna over 70, entrambi vaccinati e sofferenti di altre patologie. I decessi sono avvenuti in ospedale e in una Rsa.

I nuovi casi positivi sono 1.735: 78 risultano dai test molecolari (sui 488 effettuati) e 1.657 dagli antigenici (su 13.730 test effettuati). I molecolari poi confermano 31 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Continua a crescere il numero dei degenti in ospedale, i pazienti ricoverati sono 179, di cui 25 in rianimazione; nella giornata di ieri sono stati registrati 25 nuovi ricoveri e 18 dimissioni. Calano le classi in quarantena: ieri le classi con sospensione della didattica in presenza erano 381.

Questo in dettaglio il prospetto dei nuovi casi odierni per fascia di età:

75 tra 0-2 anni
100 tra 3-5 anni
167 tra 6-10 anni
75 tra 11-13 anni
107 tra 14-18 anni
442 tra 19-39 anni
531 tra 40-59 anni
110 tra 60-69 anni
77 tra 70-79 anni
51 tra persone di 80 e più anni.

I vaccini somministrati arrivano a quota  1.141.689, di cui 412.095 seconde dosi e 282.378 terze dosi. I guariti oggi sono 3.427 in più, per un totale di 104.186 da inizio pandemia.

La situazione in Alto Adige

L’Alto Adige nelle ultime 24 ore ha registrato un decesso e 2700 nuovi casi covid (256 pcr e 2444 test antigenici). Dopo l’impennata di lunedì, calano nuovamente i ricoveri ospedalieri: nei normali reparti sono occupati 119 letti (-7) e in terapia intensiva 11 (-1). Torna oltre soglia 30 mila il numero degli altoatesini in quarantena che ora sono 30.611. Sono state dichiarate guarite 1418 persone.

La Provincia di Bolzano insiste sull’alleggerimento della Dad. Le misure approvate martedì scorso dalla giunta provinciale erano poi state congelate in attesa di un eventuale allentamento delle misure a livello nazionale.

“La situazione è diventata ingestibile per i giovani, i genitori e il personale scolastico”, ha detto il governatore Arno Kompatscher in riferimento al boom di casi Omicron. I provvedimenti nazionali – ha proseguito – “sembrano non avere la portata annunciata”. Per questo motivo Bolzano recepirà le misure, che dovrebbero essere varate domani, solo se di ampio respiro, altrimenti sarà confermata con ordinanza provinciale la ‘via altoatesina’.

Questa prevede che le classi delle scuole d’infanzia, che finora venivano mandate in quarantena quando c’era un solo positivo, restino aperte fino a 4 contagi, facendo comunque un test nasale, e solo dal quinto contagiato vanno in quarantena. Alle superiori scatterebbe la Dad solo con il 50% di contagiati.

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