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Coronavirus, in Trentino aumenta il numero dei tamponi, accordo con la Curia su alloggi: videoconferenza Provincia Trento 27 marzo

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I decessi registrati venerdì in Trentino in relazione al Coronavirus sono 16, che portano il totale a 102. I nuovi contagiati sono oggi 114, 94 con tampone e 20 senza, in calo per il secondo giorno, giovedì erano 121, che portano il totale in Trentino a 2236, di cui 120 risultano guariti clinicamente

L’automazione della trentina RK Macchine in soccorso del settore medicale

Trento – Salgono a 2.236 positivi (più 114) al tampone in provincia di Trento. E’ emerso dalla consueta conferenza stampa della task force provinciale. Sono invece guarite 120 persone, il primo caso anche di paziente guarito a domicilio.. Restano 66 le persone ricoverate in rianimazione, dato stabile rispetto a giovedì. “Siamo tra le realtà regionali dove l’aumento percentuale di posti è stato fra i maggiori”, ha detto il governatore Maurizio Fugatti.

Aumentano i tamponi

Un protocollo per raggiungere, a regime, la cifra di 1500/2000 tamponi al giorno. Lo ha approvato la Giunta provinciale, prevedendo che Azienda Provinciale Servizi Sanitari operi unitamente al Comitato regionale Croce Rossa Italiana – Italian Red Cross, a CIBIO – UniTrento, Fondazione Edmund Mach, Fondazione Bruno Kessler e Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, per l’effettuazione dei tamponi e per la loro analisi.

Alloggi per sanitari e protezioni per religiosi

Il presidente ha poi riferito di una telefonata avuta con l’arcivescovo, Lauro Tisi, dalla quale è emersa la disponibilità della Curia trentina a mettere a disposizione alcuni edifici per le persone in quarantena e per il personale sanitario che preferisce non rientrare a casa per ragioni di sicurezza. “Ringrazio monsignor Tisi – ha detto Fugatti – per questo gesto importante di solidarietà”.

E’ stato inoltre concordato, ha riferito il presidente, che verranno messi a disposizione dei sacerdoti alcuni dispositivi di protezione, affinché possano dare l’estrema unzione alle persone decedute.

Il presidente ha anche riferito di un’intesa di massima con le catene della distribuzione di consumo per calmierare i prezzi nei negozi di valle e della disponibilità dell’Associazione albergatori, analogamente a quanto fatto dalla Curia, di mettere a disposizione alcune strutture alberghiere per chi è in quarantena o per il personale sanitario.

Infine Fugatti ha ringraziato i medici e gli infermieri in pensione che sono tornati a lavorare negli ospedali ed in generale tutti quelli che si sono messi a disposizione in tutti i settori al fine di dare una mano, con l’auspicio che anche altri possano rendersi disponibili.

L’assessore Segnana ha ricordato che sono 1237 le persone contagiate che si trovano nel proprio domicilio, in isolamento fiduciario, 140 nelle case di cura e 225 nelle RSA. Fra le persone ricoverate negli ospedali 66 sono in terapia intensiva, 341 nei reparti infettivi.

I decessi

Queste le 16 persone decedute: una signora di 89 anni di Dro, un signore di 73 anni di Tione, una signora di 87 anni di Bleggio Superiore, una signora di 88 anni di Ledro, un signore di 87 anni di Trento, una signora di Trento di 97 anni, un signore di Rovereto di 78 anni, un signore di 82 anni di Borgo Chiese, una signora di 87 anni di Brentonico, una signora di 88 anni di Trento, un signore di 89 anni di Riva del Garda, un signore di 74 anni di Mezzocorona, una signore di Mori di 80 anni, un signore di 74 di Trento, un signore di 90 anni di Tenna e un signore di 96 di Arco.

La situazione nei Comuni

L’assessore Segnana ha poi riassunto la situazione generale riportando i nuovi casi comune per comune. A questo proposito va rettificato quanto detto per il Comune di Dro. I nuovi contagiati sono 4 e non 7 considerando i 3 decessi (uno di Arco, uno di Riva del Garda e uno di Dro). Infine, Stefania Segnana ha evidenziato che è stato creato uno specifico gruppo di lavoro, con le rappresentanze della RSA e dei sindacati per affrontare le problematiche specifiche sorte nelle case di riposo, sia per quanto riguarda l’utenza che per i lavoratori.

Se il numero dei decessi è davvero drammatico una notizia che dà speranza per il futuro arriva da Paolo Bordon, direttore dell’Azienda sanitaria, che ha riferito come in Trentino, siano nati in queste ore 14 bambini. L’altra buona notizia è l’apertura della quinta anestesia in rianimazione presso il Santa Chiara che porta ad un incremento di 14 unità dei posti di terapia intensiva, che raggiungono quota 93.

Nel corso della conferenza è intervenuto anche Mirco Maria Franco Cattani, presidente della Fondazione Mach, annunciando che il 25 marzo la Fondazione Mach ha consegnato all’APSS (Laboratorio di Microbiologia e Virologia) un Kingfisher Flex 96. Si tratta di un’attrezzatura potente, acquistata 8 anni fa dalla FEM per far fronte alla richiesta crescente di analisi genetiche di campioni di origine animale. Consente di estrarre il DNA del Coronavirus e velocizza il primo passaggio dell’analisi dei tamponi. Lo strumento permette, infatti, una grande processività: 96 campioni ogni ora e mezza e può funzionare in continuazione. I trentini, intanto, continuano a dare prova di grande generosità. Le donazioni in favore della sanità hanno raggiunto l’importo di 4.632.029 euro.

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