Primo Piano NordEst

Confezioni Pango e “Gaia Life” annunciano “Il concreto impegno alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali”

Share Button

Gli abiti prodotti da Pango saranno tutti ‘fur free’ e questo farà acquisire ancor più simpatie alle linee di abbigliamento femminili

gaia

di Giorgio Naccari

Confezioni Pango, con il proprio brand Gaia Life e con il marchio, in licenza, Mariella Arduini (un tempo nota come Burani) annuncia il concreto impegno alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali nelle proprie confezioni. L’azienda ha a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali.

Dunque gli abiti prodotti da Pango saranno tutti fur free e questo farà acquisire ancor più simpatie alle linee di abbigliamento femminili. Dopo aver inaugurato a Trieste l’ottavo monomarca Gaia Life, il management dell’azienda bresciana, fortemente presente in tutto il Nordest, afferma che Pango chiuderà il 2016 con un fatturato di 12,6 milioni di euro con un incremento del 3% rispetto al 2015. Una crescita costante che dal 2013 ha visto incrementare il giro d’affari dell’azienda di quasi il 25% nonostante la situazione di mercato non sia favorevole. I risultati della campagna vendite primavera-estate 2017 sono decisamente positivi.

Tutte le linee distribuite da Confezioni Pango hanno avuto ordini di incremento rispetto alla precedente stagione di riferimento. Anche gli investimenti per lo sviluppo dei mercati esteri, dopo l’accordo siglato con un importante partner per la distribuzione in esclusiva del marchio Mariella Arduini nel mercato giapponese, registrano un notevole miglioramento. Nel 2017 sono previste le aperture di due monomarca, uno a San Pietroburgo di Mariella Arduini e uni in Kuwait di Gaia Life mentre gli store di entrambe, in Italia, potrebbero aumentare di un paio di realtà.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *