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Chiesa trentina in lutto: è morto don Vittorio Cristelli, il ricordo delle Acli

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Addio al prete giornalista “figlio” del Concilio Vaticano II, capace di raccontare, interpretare e talvolta ispirare i mutamenti della Chiesa diocesana e del Trentino: si è spento alle prime ore di mercoledì 24 aprile, a 93 anni, don Vittorio Cristelli, a lungo direttore del settimanale diocesano Vita Trentina


Trento – Nato a Chatelineau, in Belgio, dove la sua famiglia si era trasferita da Miola di Pinè per consentire al padre di lavorare in miniera, fu ordinato presbitero nel 1955 a Trento. Fu inizialmente vicario parrocchiale a Mori (1955-1957) e Oltrisarco-Bolzano (1957-1961); quindi catechista a Trento frequentando la facoltà di filosofia a Padova (1961-1965). Divenne quindi professore in Seminario a Trento (1966-1967), direttore della Scuola di preparazione sociale (1962-1982), direttore del settimanale diocesano Vita Trentina (1967-1989) per il quale fu anche opinionista nei primi anni Duemila, docente alla Scuola di servizio sociale per educatori professionali (1962-2005).

Residente a Villazzano (2006-2020), dal 2020 era ospite della Casa del Clero di Trento, dove si è spento dopo un periodo di malattia. “Lo affidiamo al Signore che tanto ha amato e servito  nei fratelli e per il bene comune – così lo ricorda la redazione di Vita Trentina – riconoscenti per il dono della testimonianza coraggiosa, della sua fede granitica e concreta, della sua scrittura sapiente e profetica, della sua passione per l’uomo, soprattutto per gli “ultimi”, per la convivenza pacifica e per il dialogo”.


Il ricordo delle Acli trentine

“Ricordare la vita e la testimonianza terrena di don Vittorio Cristelli significa per le Acli ricordare un sacerdote schierato dalla parte degli ultimi, della fede praticata piuttosto che predicata. Un amico sempre vicino al nostro movimento a partire dagli entusiasmanti anni del Concilio Vaticano II, passando attraverso la dolorosa fase delle separazione dal collateralismo democristiano fino alle battaglie per il miglioramento del mondo del lavoro, per la costruzione dello stato sociale e la difesa della democrazia. Ricordare don Vittorio significa inoltre ricordare un intellettuale impegnato sul fronte della pace, della mondialità e dell’integrazione, ma anche un formatore e collaboratore della nostra Scuola di Comunità, un educatore capace di connettere l’impegno cristiano con la promozione umana e l’emancipazione dei più poveri.

A partire dai primi anni Novanta, dopo l’allontanamento della direzione di Vita Trentina, don Vittorio aveva intrapreso una collaborazione giornalistica con il mensile del movimento che allora ai chiamava Mondo del lavoro ed oggi Aclitrentine. Attraverso la rubrica “Il Picchio”, Cristelli portava nel dibattito dell’associazione il vento nuovo della società multietnica, delle sfide dello sviluppo sostenibile e della pace, senza risparmiare sferzate all’associazionismo e al terzo settore allorquando anche gli enti intermedi si adagiavano sul quieto vivere, rinunciando al ruolo di critica e, nel caso delle Acli, di “sentinelle della democrazia”. Ci mancheranno la sua capacità di analisi, i suoi richiami senza sconti, la sua capacità di coniugare l’analisi e la riflessione profonda con la proposta operativa e l’azione sociale. Anche per questo intendiamo ribadire che il migliore dei modi per ricordarlo rimane quello di proseguire sulla strada dell’impegno quotidiano per lo sviluppo umano e solidale della nostra comunità coltivando la speranza per un mondo migliore, per la pace e la solidarietà”.

Luca Oliver Presidente Acli Trentine 


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