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Al via cartelloni benzina con prezzo medio: Bolzano e Puglia aree più care

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Mimit pubblica i dati, prezzi più bassi nelle Marche e in Veneto. Con Caro benzina anche verdura più cara


 

NordEst – Il Mimit pubblica sul proprio sito i prezzi medi dei carburanti: la media nazionale in autostrada e quella Regione per Regione. Dal primo agosto 2023 i dati dovranno essere esposti dagli impianti di distribuzione sul territorio, con l’obiettivo – sottolineato dal governo – di favorire la trasparenza. La media nazionale del self service in autostrada è di 1,984 euro al litro per la benzina e di 1,854 euro al litro per il diesel. A livello territoriale, i prezzi più alti della verde sono quelli della Provincia autonoma di Bolzano a 1,945 euro a litro e della Puglia a 1,943 euro. Sotto la soglia di 1,9 euro le Marche a 1,892 e il Veneto a 1,898.

Coldiretti: verdura più cara del 20% per caro benzina

A subire le conseguenze dei rincari di benzina e gasolio è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura che fanno registrare rispettivamente un aumento del 13,9% e del 20%. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’inflazione a luglio che fanno registrare un aumento del 10,7% per i prezzi dei prodotti alimentari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
 
“In un Paese come l’Italia – sottolinea li presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – dove  l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. Uno scenario preoccupante che alimenta l’inflazione e pesa sul carrello degli italiani che hanno speso quasi 4 miliardi in più per mangiare di meno”.
 
Una situazione che aggrava anche il gap competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che alivello nazionale è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. In tale ottica l’aumento delle risorse per la logistica è strategico in un Paese come l’Italia – spiega Coldiretti – dove il trasporto merci su gomma è sempre più soggetto al caro carburanti.
 
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – conclude Coldiretti – può essere determinante insieme ai contratti di filiera fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale e di aumento dei tassi da parte della Bce.
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