NordEst

Bolzano, cerca falsi testimoni su facebook: denunciato

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Bolzano, cerca falsi testimoni su facebook, denunciato diciottenne. Aveva simulato pestaggio per giustificare bruciature sigaretta – Aveva cercato su Facebook falsi testimoni per una pestaggio che avrebbe subito da parte un gruppo di albanesi, che pero’ non era mai avvenuto. La procura di Bolzano ha cosi’ aperto un fascicolo a carico di un diciottenne di Caldaro, in Alto Adige, con le accuse di procurato allarme e simulazione di reato. Le bruciature di sigaretta erano il frutto di una bravata fra amici e non di un’aggressione, come invece denunciato. Il ragazzo sara’ sentito in procura nei prossimi giorni. 
 
Bolzano, piu’ tolleranza per concerti dal vivo. Approvata anche mozione contro sfruttamento animai nei circhi – Sulla scia dell’adunata e in vista di Upload, il consiglio comunale di Bolzano ha approvato con 26 si’ e 5 no una mozione di Sergio Bonagura (Pd) e Tobias Planer (Verdi) che auspicava ‘maggiore elasticità’ e meno costrizioni a chi fa musica, nel rispetto della quiete pubblica’.
 
L’assessore Patrizia Trincanato ha detto di ‘accogliere lo spirito che viene dalla mozione’. Il consiglio ha poi approvato (16 si’, 7 no e 8 astenuti) una mozione di Gianfranco Piccolin (Unitalia) contro lo sfruttamento degli animali nei circhi.
 
Udine, minaccia di buttarsi da balcone con figlio a Udine,arrestato. Bloccato da agenti delle Volanti. Famiglia seguita da servizi – L’ufficiale giudiziario gli suona alla porta dell’appartamento per eseguire uno sfratto, lui non ne vuole sapere, strappa il figlioletto di 18 mesi dalle braccia della compagna e minaccia di buttarsi dal balcone.
 
L’episodio e’ avvenuto ieri a Udine. Protagonista un cittadino nigeriano di 33 anni, arrestato dalle Volanti per resistenza a pubblico ufficiale. Convalidato l’arresto, oggi il giudice Mauro Qualizza lo ha rimesso in liberta’, concedendogli un termine a difesa. La famiglia e’ seguita dai servizi sociali che ora stanno valutando a chi affidare il bambino. 
 
Droga: morte 17enne per overdose, sette arresti. Immigrati controllavano spaccio a Venezia e localita’ turistiche – La Polizia di Venezia ha smantellando un gruppo di narcotrafficanti albanese-magrebino attivo a Venezia e nel Nord Italia.
 
Sette i provvedimenti restrittivi, di cui uno nei confronti dello spacciatore che aveva venduto la dose mortale di eroina al diciassettenne morto a Jesolo nell’estate del 2011.
 
Dall’indagine, iniziata nel 2011, è emerso che la droga, in ingenti quantità, era destinata soprattutto al centro storico di Venezia e alle zone turistiche balneari. A gestire il traffico erano gli albanesi. 
 
Omicidio Tommasoli: in carcere Veneri e Perini. Riconosciuti colpevoli omicidio preterintenzionale – Per la morte di Nicola Tommasoli i carabinieri della Compagnia di Verona questo pomeriggio hanno arrestato Nicolo’ Veneri e Federico Perini in esecuzione dell’ordine di carcerazione per la condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione, emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Venezia.
Sono riconosciuti colpevoli di omicidio preterintenzionale.
Tommasoli, pestato a morte per futili motivi, mori’ il 5 maggio 2008 all’ospedale di Borgo Trento di Verona. 
 
 
 
 
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