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“Black Gold “, Droga a Bolzano: tra maso e macelleria, 12 arresti

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Dodici persone arrestate,sequestrato un quintale di stupefacenti

Bolzano – Un tranquillo maso di montagna ed una apparentemente irreprensibile macelleria islamica facevano da sfondo, a Bolzano, ad un vasto traffico di droga proveniente dalla Spagna e distribuita poi in tutta Italia da tre fratelli marocchini e i loro complici.

Operazione Black Gold

Si chiama Black Gold l’operazione della Squadra Mobile di Bolzano, insieme alla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Trento, dopo un anno e mezzo di indagini e pedinamenti. Alle persone fermate viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Al termine dell’ operazione, la Polizia di Bolzano ha arrestato 12 persone, 10 marocchini e due italiani, per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

La droga sequestrata

Numerosi i sequestri di stupefacente, in particolare hashish ma anche cocaina, effettuati in cinque regioni (Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Puglia), e anche in Francia. In tutto ne è stato sequestrato circa un quintale.

Hashish ma anche cocaina e due auto sequestrate, così come la macelleria in piazza Vittoria, a Bolzano, “Royal Food”, che era considerato il luogo di incontro dei trafficanti altoatesini e gli “esterni”, insieme a un maso a Chienes, in Val Pusteria, dove vivevano alcuni degli arrestati.

Le ‘menti’ del gruppo

A capo dell’organizzazione, tre fratelli, Rachid, Habib e Abdelkalech Ben El Mekroud. I trafficanti smerciavano non solo “panetti”, ma anche “ovuli”, una novità per l’Alto Adige, il cui principio attivo arriva fino al 28 percento e il cui costo arriva tra i 15 e i 18 euro al grammo. La droga, come hanno spiegato gli inquirenti in una conferenza stampa alla Questura di Bolzano, proveniva dalla Spagna.

“I tre fratelli, insieme ai complici, gestivano mensilmente l’introduzione nel territorio nazionale dell’hashish, avendo nelle proprie disponibilità anche la macelleria islamica dove pianificavano i traffici illeciti e dove avveniva il pagamento delle singole partite”, afferma Giuseppe Tricarico, dirigente della Squadra mobile. All’interno del negozio Halal, la polizia ha sequestrato anche 115 chili di carne avariata.

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