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Black Friday e Cyber Monday, ecco i consigli del Codacons. In Italia sciopero Amazon si allarga

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Si allarga lo sciopero dei lavoratori di Amazon e a incrociare le braccia per il Black Friday sono anche i ‘Green Badge’, i lavoratori che vanno ad ingrossare le fila dei dipendenti del colosso dell’e-commerce nei periodi più caldi di lavoro. Il Black Friday 2017 “segna anticipatamente un primato, ma non per un record di vendite. Sarà la prima giornata di sciopero delle lavoratrici e lavoratori italiani indetta in Amazon, nello stabilimento di Castel San Giovanni a Piacenza” scandiscono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno indetto lo sciopero con le categorie dei somministrati Felsa Cisl, Nidil Cgil Uiltemp

NordEst – Aumentano i negozi, le catene e i centri commerciali della regione che quest’anno hanno aderito al “Black Friday” e che quindi, a partire da venerdì, applicheranno sconti straordinari sui prezzi – spiega il Codacons – una occasione sia per i consumatori, che potranno acquistare una moltitudine di prodotti a prezzi ribassati e iniziare a fare i regali di Natale, sia per il settore del commercio, che vedrà aumentare il giro d’affari dopo anni di crisi e di vendite al ribasso.

Anche il Codacons ha deciso di partecipare al Black Friday e venerdì proporrà la propria tessera annuale al costo speciale di 1 euro per chi deciderà di iscriversi online all’associazione attraverso il sito www.codacons.it

L’organizzazione dei consumatori, tuttavia, mette in guarda i cittadini da possibili truffe, raggiri e fregature in occasione del Black Friday. L’associazione ha stilato in proposito un decalogo con i consigli utili ai consumatori, specie per chi deciderà di fare acquisti sul web.

I consigli per acquistare in rete

–  Acquistare solo da siti internet sicuri, protetti da sistemi di sicurezza internazionali, riconoscibile dalla presenza del lucchetto nella barra di indirizzo;

–   Acquistate solo da venditori sicuri: assicurativi del feedback dello stesso e che siano correttamente riportati i dati della società titolare dell’attività commerciale;

– Attenzione alle offerte dei negozi fisici e virtuali che sembrano esageratamente vantaggiose e agli sconti troppo elevati, potrebbero nascondere una truffa;

– Controllate non solo il prezzo del prodotto, ma anche se comprensivo di spese di spedizione o tasse;

– Controllate la data di spedizione, e verificata sempre da dove viene spedito il prodotto;

– Conservate una copia dell’ordine effettuato, e verificate che esista la possibilità di disdirlo senza pagamento di penali;

– Sul web pagate o tramite paypal o carte prepagate (meglio evitare bonifici o carte di credito), e non comunicate mai i vostri dati personali, sia via telefono, sia via mail. Non inserite mai dati privati online.

– Verificare le condizioni di recesso applicate dal venditore online.

Lo sciopero in Amazon Italia

“L’assemblea dei lavoratori, a fronte della latenza, che ormai si protrae da più di un anno, sulle proposte avanzate dai sindacati per una contrattazione aziendale, ha proclamato una giornata intera di sciopero in concomitanza con il Black Friday e il blocco delle prestazioni lavorative in straordinario fino alla fine dell’anno. L’astensione dal lavoro inizierà con il turno mattutino di venerdì 24 novembre e terminerà all’inizio del medesimo turno, la mattina di sabato 25 novembre” ribadiscono le sigle sindacali. 

“Purtroppo per Amazon non solo il lavoro è una merce, ma anche il lavoratore lo è, ed è una merce deperibile: fintanto che tu lavoratore sei funzionale ai ritmi dell’azienda sei Ok. Se ti ‘rompi’, svanisce l’incantesimo” incalzano i sindacati segnalando che il conflitto si inserisce in un panorama sindacale che vede “dalla Germania alla Francia dei rapporti tesi con le organizzazioni dei lavoratori; relazioni sindacali in punta di diritto e senza un vero e proprio confronto”.

Le sigle confederali italiane fanno parte e contribuiscono attivamente all’Alleanza sindacale mondiale dei lavoratori di Amazon, network promosso da UNIGlobal Union, Federazione globale del mondo del terziario e dei servizi che sta supportando le azioni di rivendicazione. “Le rivendicazioni di ordine retributivo sono solo una parte delle criticità emerse: i ‘pickers’ di Amazon per ogni turno lavorativo, percorrono una mezza maratona, dai 17 ai venti chilometri attraverso lo stabilimento a movimentare merci e pacchi” riferiscono unitariamente Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uitucs e Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uiltemp.

“Da un punto di vista della tutela della salute e sicurezza, non può passare inosservata l’incidenza degli infortuni e il presentarsi sempre più insistente di patologie a carico dell’apparato muscolo – scheletrico” aggiungono. I dati forniti dalla società, fissano in 1.600 i dipendenti contrattualizzati per il centro di Castel San Giovanni, nel piacentino, cui si aggiungono i lavoratori reclutati nel periodo di Natale. La remunerazione, da contratto, è di circa 1.450 euro lordi al mese. Su scala mondiale, gli impiegati salgono ad oltre mezzo milione, 541.900 per la precisione, comprensivi dei circa 90mila assunti in seguito all’acquisizione della catena di supermercati Whole Foods, indicano ancora le sigle sindacali.

I lavoratori temporanei, assunti anche per i picchi di ordini a ridosso delle principali festività, sono chiamati ‘Green Badge’ “ma sono lavoratori somministrati. Sono a migliaia in Amazon a Piacenza tutti i giorni, altre migliaia lavorano nei siti che Amazon ha aperto in Italia recentemente. Nel picco natalizio, calcolano i sindacati, raggiungono anche le 3 mila unità contando solo il centro logistico di Castel San Giovanni. “Hanno il badge diverso, verde e non blu, ma -avvertono le sigle- lavorano come gli altri nell’Hub gestendo ordini e spedizioni. Anche chi oggi è a tempo indeterminato è stato interinale per almeno qualche mese”.

Felsa Cisl, NIdiL Cgil e Uiltemp, organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori somministrati, hanno quindi proclamato per il Black Friday anche lo sciopero dei somministrati e chiedono di “aprire un percorso per dare stabilità e continuità all’occupazione e condizioni di lavoro decenti in Amazon”.

Nello specifico si chiede all’utilizzatore e alle agenzie coinvolte (Adecco, Manpower, Gi Group) la riduzione del turn over, l’allungamento della durata dei contratti in somministrazione e la condivisione di percorsi di stabilizzazione, il rispetto della parità di trattamento retributiva sui livelli di inquadramento e sulla negoziazione di premi economici integrativi, un utilizzo corretto del Monte Ore Garantito, ritmi di lavoro che non mettano a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori.

  • Black friday, corsa allo shopping sfrenato – Nell’America degli anni Sessanta divenne popolare festeggiare il Black Friday, ossia il venerdì seguente il Thanksgiving, quando i negozi offrivano enormi sconti e saldi eccezionali su ogni genere di articolo: quel giorno aprivano presto la mattina proponendo veri affari doorbuster, ossia proprio per quella data, invogliando così i clienti ad approfittarne mettendosi sin dall’alba precedente in fila. La tradizione delle offerte del venerdì dopo il Ringraziamento si allargò alle grandi catene commerciali: ogni anno a fine novembre i negozi furono invasi da folle di consumatori . Il Black Friday è diventato così anno dopo anno il simbolo tangibile della cultura consumistica americana. Verso la fine degli anni 2000, nel tentativo di superarsi a vicenda e attrarre clienti assetati di sconti, i negozi iniziarono ad aprire già alle 4:00, e successivamente ad anticipare alla mezzanotte l’apertura del Black Friday. Nel 2012 la catena Wal-Mart ‘bruciò’ tutti i competitor aprendo alle 20 del giorno del Ringraziamento e da lì il Black Friday dello shopping è diventato ‘la settimana del Black Friday’, includendo persino una festa tradizionale, popolare e in genere vissuta in famiglia come il Thanksgiving’. L’associazione dei negozianti americani, la National Retail Federation per la prima volta quest’anno ha incluso nelle previsioni ufficiali un periodo più ampio che comprende anche tutto il weekend e arriva al Cyber Monday (il lunedì, quest’anno il 27 novembre), immaginando che ben il 69% degli americani facciano acquisti, 164 milioni di consumatori.
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