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Processo d’appello contro Benno Neumair: confermato l’ergastolo

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Dopo una udienza lampo, la Corte d’assise di appello si è riunita in camera di consiglio. Alle 16 di lunedì  la conferma dell’ergastolo e la condanna alle spese legali


 

Bolzano – La Corte d’assise d’appello di Bolzano ha confermato la condanna all’ergastolo a Benno Neumair per il duplice omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair, strangolati il 4 gennaio 2021 e gettati nel fiume Adige. L’imputato non era presente in aula. Benno Neumair è stato condannato in primo grado lo scorso 19 novembre. La richiesta della conferma della condanna è stata formulata dalla procuratrice generale della Corte d’Appello, Donatella Marchesini.

Le richieste della difesa

Assoluzione per l’omicidio del padre perché non imputabile. Assoluzione per l’omicidio della madre perché non imputabile, o riconoscimento della seminfermità previa esclusione dell’aggravante della premeditazione. Riqualificazione del reato di distruzione di cadavere in occultamento di cadavere. Riconoscimento delle attenuanti generiche per tutti i reati. Era questa la richiesta della difesa, al termine dell’arringa nel processo in Corte d’Assise d’appello per il delitto di via Castel Roncolo a Bolzano. In primo grado Benno Neumair, 33 anni, era stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio dei genitori, Peter Neumair e Laura Perselli. In aula, c’erano gli zii Gianni Ghirardini e Ganesh Neumair.

La difesa, affidata agli avvocati Angelo Polo e Flavio Moccia, insiste sulla non imputabilità del loro assistito, affetto da “gravi disturbi di personalità” che avrebbero reso “irrefrenabile” l’impulso a uccidere il padre, al culmine di un litigio. La sua capacità di intendere e volere sarebbe stata “totalmente abolita, o quantomeno gravemente scemata” anche al momento dell’omicidio della madre, commesso perché “non poteva ammettere, con il cadavere del padre davanti, quello che aveva fatto. Credere il contrario è fantascienza”.

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