NordEst

Bellunese e Trevigiano alleati contro le “Ferrovie scadenti”

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Dopo le proteste dei giorni scorsi in Trentino, anche il Bellunese e il trevigiano si alleano per risolvere i problemi con le Ferrovie. "Stazioni abbandonate, biglietterie automatiche guaste, treni sporchi. Gli interventi di manutenzione sono ridotti all'osso, i treni sono vecchi e questo provoca inevitabili  ritardi, per non parlare dei tempi di percorrenza infiniti e degli orari inadeguati, peggiorati con l'entrata in vigore – dal 14 dicembre – del nuovo orario costruito senza un minimo di confronto con il territorio", vengono fortemente contestati dal teritorio.

Un vertice degli amministratori Bellunesi e Trevigiani

Per far fronte a un servizio così scadente gli amministratori delle Province di Belluno e Treviso hanno già dall'agosto scorso deciso di  unire le forze e lunedì 12 gennaio 2009, nel pomeriggio si ritroveranno a Belluno con sindacati e associazioni dei consumatori.

Ecco alcuni punti all'ordine del giorno: migliorare gli orari e  potenziare le corse, introdurre "treni veloci" da e per Padova e Venezia, riqualificare le stazioni e mettere a disposizione dei Comuni gli immobili non utilizzati, potenziare le biglietterie e aumentare i punti vendita nei vicini esercizi pubblici, realizzare un posto di incrocio a Santa Croce o Stazione per l'Alpago.

L'impossibilità di incrocio sulla linea Ponte nelle Alpi Conegliano infatti genera situazioni incredibili per quanto riguarda le coincidenze. «Solo per fare un esempio», spiega l'assessore Piol, "sono saltate le coincidenze a Calalzo delle ultime due corse giornaliere degli autobus provenienti da Cortina con il treno per Venezia, ma saltano anche coincidenze tra gli stessi treni come quello che ora parte da Belluno per Conegliano-Venezia alle 14.08 (posticipo di 8 minuti rispetto a prima) e perde la coincidenza a Ponte nelle Alpi con il treno delle 14.10 per Calalzo per pochissimi minuti".

Il Veneto lancia il Sistema Ferroviario Metropolitano

Intanto la Regione ha inserito nella finanziaria 2009, 500mila euro per la progettazione della parte bellunese del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. Ma i tempi potrebbero risultare biblici. 

Basti pensare che la prima fase, avviata nel 1996 non è ancora stata conclusa e Belluno rientra nella 4° fase. Per questo Palazzo Piloni chiede di accelerare i tempi e ribadisce la necessità di anticipare alcuni interventi già individuati che riguardano sia le infrastrutture che l'esercizio. Ma soprattutto chiede una modifica immediata 
dell'orario appena introdotto.

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