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Banche chiuse in Grecia, polizia in stato di allerta. Le borse tremano

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Chiusura delle banche e limiti ai prelievi con bancomat: misure decise dal governo di Atene

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Atene (Grecia)/Adnkronos – Dopo il messaggio del premier Alexis Tsipras al popolo greco, ieri in tv, nel quale si annunciava la chiusura, per oggi, degli istituti di credito, un decreto della Gazzetta Ufficiale di Atene fa chiarezza sulle misure messe in campo: blocco dell’apertura degli istituti di credito per un settimana – fino al 6 luglio, il giorno dopo il referendum greco previsto per domenica prossima sull’ultima offerta delle autorità europee – e limiti per i prelievi via bancomat: max 60 euro al giorno.

Aumentano intanto le misure di sicurezza e lo stato di allerta delle forze di polizia in Grecia nel timore di disordini, soprattutto nei pressi delle banche del Paese, a seguito dell’annuncio della rottura delle trattative con l’Eurogruppo, della chiusura di banche e uffici postali e del referendum di domenica. Il ministro per la protezione dei cittadini Yiannis Panousis ha incontrato i dirigenti della polizia per disporre misure come l’aumento dei servizi di pattuglia e il richiamo in servizio di tutti gli agenti.

Come previsto, le Borse europee, compresa Piazza Affari, oggi hanno aperto in forte calo dopo la notizia del referendum. Lo spread, tra Btp e Bund, dopo il forte rialzo in apertura di giornata è sceso fino a sotto la quota dei 150 punti.

Lunedì mattina da brividi a Milano dove, dopo un avvio in calo del 2%, Piazza Affari è precipitata fino a perdere circa il 5%. Intorno alle 10, il Ftse Mib cedeva il 3,99% a 22.853 punti, mentre l’indice generale All Share perdeva il 3,83% a 24.367 punti.

Milano è tra le peggiori d’Europa, battuta solo Lisbona, dove il Psi 20 ha perso il 4,03% a 5.601. In rosso anche Parigi (Cac -3,43%), Francoforte (Dax -3,19%), Amsterdam (Aex -2,88%), Bruxelles (Bel 20 -2,59%), Zurigo (Smi -1,46%), Madrid (Ibex -3,89%) e Londra (Ftse -1,65%). L’euro viene scambiato intorno a 1,11 dollari, in calo dello 0,9%.

Chiusura in profondo rosso oggi per la Borsa di Tokyo, con l’indice guida Nikkei a 20.109,95 punti (-2,88%). La decisione del governo greco di chiudere le banche e di imporre restrizioni sui movimenti dei capitali è, “a un primo esame, giustificata – ha affermato il commissario Ue ai Servizi finanziari, Jonathan Hill – Nelle attuali circostanze, la stabilità del sistema finanziario e bancario in Grecia costituisce una questione di rilevante interesse e ordine pubblico, che sembrerebbe giustificare l’imposizione di restrizioni temporanee sui movimenti di capitale”. Per Hill “mantenere la stabilità finanziaria è la sfida principale e immediata per il Paese”. Il commissario ha sottolineato che “mentre le misure restrittive imposte appaiono necessarie e proporzionate in questo momento, la libera circolazione dei capitali dovrà comunque essere ristabilita al più presto, nell’interesse dell’economia greca, della zona euro e del mercato unico dell’Unione europea nel suo insieme”.

La Francia, dal canto suo, ha dichiarato il presidente Francois Hollande all’Eliseo, “è sempre disponibile perché possa riprendere il dialogo (con la Grecia, ndr), oggi, domani. Ma oggi c’è ancora la possibilità di un accordo, domani dipenderà dalla risposta dei greci al referendum”.

“La Francia è favorevole a che la Grecia rimanga nella zona euro, è sempre pronta ad agire, ma può farlo solo se c’è una volontà politica per arrivare a una soluzione”, ha rimarcato Hollande che ha riunito un consiglio dei ministri ristretto. La Francia, ha assicurato, “non ha nulla da temere dalla crisi greca, è ben più robusta di quanto non lo fosse quattro anni fa”. Il governo greco, ha concluso, “ha deciso di consultare i greci in un referendum, è la sua scelta sovrana, è la democrazia, è diritto dei greci dire ciò che vogliono per il loro avvenire”.

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