NordEst

Autonomia, Dellai:”E’ urgente una nuova fase di innovazione”

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L’autonomia del Trentino Alto Adige guarda ad una nuova stagione di innovazione costituzionale, che si orienti verso nuove competenze più forti in tema di fisco e rapporti transfrontalieri, sempre più in un’ottica euroregionale.

?DOCUMENTI/La relazione integrale del presidente
della Regione Trentino Alto Adige, Lorenzo Dellai

L’intervento in aula –
“Le Province autonome di Trento e di Bolzano stanno operando da tempo per riposizionare le proprie politiche pubbliche e supportare le iniziative private e collettive al fine di preparare le nostre comunità autonome ai nuovi scenari che si profilano di fronte alla crisi globale, che sta mettendo seriamente in discussione i livelli di sicurezza e di qualità della nostra vita civile e sociale.” Con queste parole il Presidente della Regione Lorenzo Dellai, a Bolzano davanti al Consiglio regionale, ha aperto la propria relazione al bilancio di previsione 2012 della Regione Trentino-Alto Adige.

“In questa difficilissima fase, ha detto Dellai, Trento e Bolzano hanno fatto fronte comune muovendosi sempre con coesione e senso di responsabilità, impegnandosi a difesa della finanza dell’autonomia in un’opera di difficile mediazione tra l’obbligo costituzionale di concorso al rispetto dei vincoli nazionali e la difesa dello Statuto e dei meccanismi di autonomia finanziaria che esso prevede, compresi quelli relativi al titolo VI, così come ridefinito con l’intesa del novembre 2009, un’intesa di fondamentale importanza, ha sottolineato il Presidente della Regione, perché ha visto riconfermati i capisaldi della finanza dell’’autonomia.”

“Possiamo sostenere, pur se con notevoli sforzi, i nuovi vincoli finanziari previsti dalla manovra del Governo Monti, che si aggiungono a quelli decisi dal Governo Berlusconi, ha precisato Dellai, proprio perché l’architrave fondamentale della nostra autonomia finanziaria è stata saldamente presidiata in quell’intesa.” Sulla manovra dell’attuale Governo, Dellai ha sostenuto che “presenta non marginali aspetti d’iniquità nella distribuzione dei sacrifici tra i diversi livelli di governo del nostro Paese: alle autonomie speciali, in particolare, è richiesto un contributo proporzionalmente penalizzante che si aggiunge agli impatti assicurati alla finanza pubblica da alcune autonomie, in sede di attuazione della Legge 42 in materia di federalismo.”

La crisi –
“Per quanto invece riguarda l’impatto diretto della crisi e delle manovre nazionali sui cittadini e sulle imprese, ha proseguito Dellai, la Regione e le due Province autonome stanno intensificando i propri sforzi coordinati per garantire il sostegno delle istituzioni autonomistiche sul piano delle politiche sociali e per la difesa dei redditi delle famiglie e su quello dell’impulso allo sviluppo e all’occupazione.”

Dellai ha voluto dunque evidenziare il lavoro fatto, a partire dal 2003, insieme al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, in linea con la nuova impostazione che è stata data alla Regione con la cosiddetta “staffetta”, ovvero con l’alternanza alla guida dell’Ente regionale dei due presidenti delle province autonome.

La Regione –
“La Regione, ha detto il Presidente, oggi non è più un elemento di divisione nei termini del passato, ma un elemento di condivisione, anche se, sulla forma e sulle modalità nelle quali si esprime istituzionalmente questa condivisione, è certamente giunto il tempo di aprire con coraggio e con prudenza una nuova discussione.”

“In questa seconda parte di legislatura, ha precisato Dellai, dobbiamo impegnarci per completare il disegno dell’Accordo di Milano, mentre nel medio periodo dobbiamo essere pronti a una nuova stagione di innovazione costituzionale. Dovremo ragionare sull’aggiornamento dello Statuto, che guardi a competenze più forti in tema di fisco e rapporti transfrontalieri, sempre più in un’ottica euroregionale.”

Nuovo ciclo per l’autonomia –
“E’ arrivato il momento, ha proseguito Dellai, di aprire un ciclo nuovo della nostra Autonomia; i tempi sono maturi per avviare una riflessione profonda sulla riforma statutaria che dovrà maturare entro un disegno organico, sulla base di uno scatto in avanti dell’idea autonomistica. Dobbiamo rafforzare le garanzie sulle entrate attraverso nuove competenze in materia fiscale, con il rovesciamento dell’attuale rapporto con lo Stato: vogliamo essere noi a svolgere la funzione di prelievo fiscale garantendo allo Stato la quota che gli spetta.”

Nuove competenze –
“Altro obiettivo, secondo Dellai, quello di una riqualificazione delle competenze: quelle concorrenti devono diventare primarie, in modo da avere maggiore autonomia. Inoltre, non dovrebbe essere più un tabù ragionare sulla possibilità di assumere maggiori responsabilità in materia di ordine pubblico e sicurezza, seppure, ovviamente, in maniera cooperativa con lo Stato.” “In questo contesto, ha proseguito Dellai auspicando un impegno di tutte le forze politiche e dei gruppi consiliari, sarà utile riprendere la discussione sulle forme istituzionali della nostra Regione, ovvero sul come riorganizzare la cooperazione tra Trento e Bolzano, nel rispetto della unitarietà dello Statuto, ma tenendo anche conto di ciò che è profondamente cambiato nella vita istituzionale e sociale della nostra Regione dal secondo Statuto in poi.”

“La nostra autonomia, ha chiarito il Presidente, non è solo alle prese con gli effetti della crisi globale: dobbiamo anche registrare una crescente ostilità da parte di quote crescenti dell’opinione pubblica nazionale, che vede in noi un esempio di privilegio non più giustificato.” “In una situazione di questo genere non bastano le strategie difensive, ma occorre, appunto, reagire innovando, ponendosi ulteriori ambiziosi obiettivi autonomistici, dimostrando, ha auspicato Dellai, che per noi l’autonomia non è solo un insieme di norme e di apparati, ma un sogno collettivo, che non può essere banalizzato. L’idea di una autonomia integrale diventa, in questo senso, una bussola che deve orientare i nostri comportamenti e le nostre iniziative, facendo crescere in tutti i nostri cittadini una coscienza autonomista più forte, più robusta, più esigente.”

Il Gect –
Infine, il Presidente della Regione ha ricordato la nascita, lo scorso 12 ottobre, del Gect, il gruppo europeo di cooperazione territoriale, ovvero il soggetto giuridico costituito dalle Province autonome di Trento e di Bolzano e dal Land Tirol, riconosciuto da Roma e da Vienna, evidenziandone l’importanza strategica ed il significato di prospettiva. “Con il Gect, ha concluso Dellai, abbiamo posto la prima pietra di una vera e propria Regione europea del Tirolo storico, una Regione europea che dovrà essere, plurilinguistica, multiculturale, cosciente delle proprie radici e aperta alla dimensione internazionale.”

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