NordEst

Alto Adige, catturato il re delle evasioni Max Leitner

Share Button
E’ stato arrestato nella notte Max Leitner, il re delle evasioni. All’operazione hanno partecipato una cinquantina di carabinieri del comando provinciale di Bolzano e dei reparti speciali. Alle ore 7.50 hanno bloccato il proprietario della villetta che era uscito con il cane.

Cinque minuti dopo i carabinieri hanno fatto irruzione nella villetta, sorprendendo Leitner che si stava riposando su un divano in soggiorno. Il ‘re delle evasioni’ non era armato e non ha opposto resistenza. ‘Appariva molto frastornato’, ha detto uno degli uomini dell’Arma che hanno preso parte all’irruzione. I Reparti speciali, che avevano da tempo individuato la villetta a schiera nella quale il malvivente si era rifugiato da piu’ di un mese, hanno atteso che il padrone di casa si allontanasse dall’abitazione.

L’azione si e’ svolta a Vandoies (Vintl in tedesco), un comune di 3 mila abitanti nel comprensorio della Val Pusteria. E’ anche il nome del capoluogo ed e’ situato assieme alla frazione Vandoies di Sopra dove il rapinatore si era rifugiato, che si trova a monte a tre chilometri di distanza, nella bassa Val Pusteria.
 
Sparsi a fondovalle e su molti pendii non di rado appena abitabili si trovano gruppetti di case e masi singoli spesso lontani dai centri abitati. Ad avere condotto i militari sulle tracce di Leitner anche alcuni elementi emersi da un filmato postato di recente su Youtube nel quale l’uomo aveva tra l’altro chiesto la grazia al Presidente Napolitano.
 
Dopo l’arresto e’ stato portato in caserma a Bressanone per le prime operazioni di polizia giudiziaria, in mattinata sara’ trasferito al comando provinciale dei carabinieri a Bolzano. ‘L’arresto – ha detto il comandante provinciale dell’Arma Andrea Rispoli – e’ avvenuto dopo ore ed ore di osservazione del territorio e degli ambienti vicini a Max Leitner’. Venuti a conoscenza dell’arresto hanno espresso grande soddisfazione per l’operazione dei carabinieri il procuratore di Bolzano Guido Rispoli, il procuratore generale di Brescia Guido Papalia, che coordinava le indagini dopo la fuga di Max Leitner durante un permesso premio, e il procuratore generale di Trento Giovanni Pescarzoli.
 
Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *