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AutoBrennero compie 60 anni, dopo le polemiche con il Governo presidente Olivieri conferma: “Enti locali protagonisti”

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A San Michele all’Adige i festeggiamenti per i 60 anni dell’A22

Trento –  “Il messaggio forte in questi sessant’anni di storia di Autostrada del Brennero spa è uno solo: gli enti locali sono stati, devono essere e dovranno essere protagonisti del transito sui loro territori e l’unico sistema è quello di fare parte in modo maggioritario di una società concessionaria”. Lo ha detto il presidente della società Autostrada del Brennero, Luigi Olivieri, parlando a margine dell’evento organizzato alle Cantine Mezzocorona, in Trentino, per i sessant’anni dell’A22.

“Le 27 concessionarie autostradali italiane che fanno riferimento ad Aiscat hanno dimostrato di saper fare bene il proprio mestiere”, ha aggiunto. In merito alle proposte di nazionalizzazione, Olivieri ha detto che “è una proposta fuori tempo. Le autostrade furono privatizzate perché lo Stato, allora e anche domani, con l’enorme debito pubblico che ha, non riusciva più a fare manutenzione. Vi è stata recentemente una situazione difficile col ponte Morandi, ma non possiamo fare di un caso come quello una situazione generale”.

“L’autostrada del Brennero apre le porte al mercato europeo, che sono ben 250 miliardi di export ogni anno. Ma per fare questo dobbiamo decongestionare la tratta da Modena ad Innsbruck, liberandola dal traffico pesante e dall’inquinamento, a beneficio di tutti”. Lo ha detto il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani a San Michele all’Adige in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni dell’A22. “Da vicepresidente della Commissione europea e da commissario ai trasporti e all’industria mi sono battuto affinché il nostro Paese potesse beneficiare di fondi per opere chiave come la vostra autostrada. Il Parlamento europeo che ho l’onore di presiedere si sta battendo in questi giorni per concedere più fondi alle grandi reti infrastrutturali ed europee. Convinto che l’Autostrada del Brennero andrà avanti per tanti anni, migliorando le condizioni di vita di tutti, invio il mio augurio per l’importante compleanno di un’opera che è sempre più al servizio dei cittadini”, ha concluso Tajani.

“A sessant’anni di età di onorato servizio, questa infrastruttura si avvicina ai suoi limiti massimi. L’autostrada è parte del più importante asse di collegamento tra nord e sud dell’Europa e rappresenta senza dubbio un elemento di unione. Infatti è proprio attraverso questo valico alpino che sta nascendo uno dei più importanti ed imponenti progetti dell’Unione europea, come il Tunnel di base. Quest’opera renderà finalmente possibile lo spostamento del traffico da gomma a rotaia, migliorando la qualità di vita della popolazione. Rimane un nostro compito tutelare e difendere gli interessi dei cittadini. Non sarà senz’altro facile ma dobbiamo guardare al futuro con determinazione”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, intervenendo in video messaggio alla cerimonia per i sessant’anni di A22 in corso alle Cantine Mezzocorona, in Trentino.

“Il rinnovo della concessione è una sfida importante e crediamo che si sia già lavorato tanto. Noi siamo d’accordo che la società resti pubblica: deve rimanere pubblica, degli enti locali e con la minor ingerenza statale possibile. Questo lo abbiamo già spiegato al ministro Toninelli e adesso vedremo”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a margine della cerimonia per i sessant’anni di Autostrada del Brennero. Il governatore, riferendosi alle prospettive di A22, ha aggiunto: “Si guarda al futuro con la volontà di mantenere radicata questa società sul territorio e mantenerla il più possibile autonoma da ingerenze e con la volontà di continuare ad investire. Anche credendo nell’intermodalità, credendo nel passaggio dalla strada alla ferrovia. Quindi credendo in uno sviluppo del traffico in modo moderno”.

 

Il 20 febbraio 1959, presso la Camera di Commercio di Trento, i rappresentanti della Regione Trentino Alto Adige/Südtirol e delle amministrazioni provinciali, comunali e degli organi camerali di Bolzano, Trento, Verona, Mantova, Reggio Emilia e Modena sottoscrissero formalmente la costituzione di Autostrada del Brennero Spa. La futura concessionaria di A22 non nacque dal nulla. L’idea di realizzare un’autostrada che andasse dal passo del Brennero a Modena era sorta almeno sette anni prima, quando la Giunta regionale allora guidata da Tullio Odorizzi stabilì che la Ss 12, per quanto ammodernata, non sarebbe stata sufficiente a garantire ai territori un’infrastruttura adeguata al loro sviluppo. Cominciò allora la trattativa con lo Stato per ottenere la concessione di costruzione e gestione dell’opera. Il protagonista fu colui che sarebbe poi diventato il primo Presidente della Società: Donato Turrini, allora assessore regionale ai lavori pubblici. Quando, il 20 febbraio 1959, gli Enti locali che vanno da Bolzano a Modena costituirono Autostrada del Brennero Spa, l’ottenimento della concessione era ancora tutt’altro che certo. Autostrada del Brennero Spa nacque come compagine a controllo pubblico e tale è rimasta nella sua maggioranza per tutti i sessant’anni della propria storia. Una caratteristica che ha permesso alla Società di distinguersi per una gestione oculata delle risorse finanziarie, per un rigoroso rispetto dell’ambiente, per un’attenta promozione della sicurezza a tutti i livelli e per un dialogo costante con le Comunità dei territori attraversati. Autostrada del Brennero Spa è riuscita così a coniugare il proprio ruolo di traino dello sviluppo economico nazionale e locale con il dovere di preservare e consolidare il patrimonio ambientale e sociale del territorio.

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