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Elezioni in Austria, Governatore altoatesino Kompatscher: “Kurz non è Orban, resta un democratico liberale”

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Lo chiamano “wunderwuzzi”, ovvero ragazzo prodigio. Stile elegante, capelli pettinati all’indietro, niente cravatte, Sebastian Kurz, a soli 31 anni, è riuscito ad affascinare gli austriaci e a conquistarne la fiducia. Onda nera sull’Europa, avanza la destraBarcellona prende tempo, Madrid: “Non è difficile dire sì o no”

Il cancelliere in pectore austriaco Sebastian Kurz in un incontro da ministro, con il governatore altoatesino Arno Kompatscher

Vienna – Austria (Adnkronos) – Sebastian Kurz non è Viktor Orban, per sua forma mentis personale, resta un democratico liberale”.

Lo afferma Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano. “Per quanto posso dire – osserva Kompatscher – spero che quello dei migranti non sia il tema che caratterizzerà la campagna elettorale del prossimo anno in Alto Adige. Stiamo cercando di gestire bene la nostra parte, sostenendo il governo centrale nell’azione avviata in Libia. Il fenomeno migratorio non lo regoli litigando o alzando dei muri”.

“Non credo che Kurz – aggiunge – abbia interesse a isolare l’Austria dal resto d’Europa o a provocare la reazione degli altri Paesi della Ue come avvenne nel 2000. Ho sempre detto che auspico che in Austria ci sia un governo europeista che continui ad ispirarsi, in linea con quella che è sempre stata la politica estera austriaca, a valori europei e alla collaborazione tra gli stati. Spero sia ancora così”.

CHI E’ KURZ – L’Oevp, il partito dei popolari da lui guidato, ha vinto le elezioni con oltre il 31% dei consensi e il suo leader potrebbe ora diventare il più giovane capo di governo in Europa. Ma chi è l’uomo che ha fatto svoltare a destra l’Austria? Nato a Vienna nel 1986, Kurz è entrato nel 2003, appena 17enne, tra i giovani del Partito Popolare Austriaco. Un anno dopo si è iscritto all’Università di Vienna per studiare legge. Dopo alcuni anni di impegno a livello locale, la sua carriera politica ha spiccato il volo e oggi punta a ricoprire un ruolo per il quale si prepara da anni.

E’ stato paragonato al presidente francese Emmanuel Macron, di quasi 10 anni più vecchio, per la giovane età, la determinazione e la capacità di sedurre. Per tutta la campagna elettorale al suo fianco c’è sempre stata la compagna Susanne Thier, dipendente del ministero delle Finanze austriaco che Kurz, secondo quanto riferisce l’Independent, ha conosciuto all’età di 18 anni.

LA CARRIERA – Il ragazzo prodigio della politica austriaca ha avuto una carriera lampo. Membro del consiglio comunale di Vienna, Kurz ha ottenuto il suo primo incarico politico – sottosegretario all’Integrazione all’interno del ministero dell’Interno – all’età di 24 anni. A 27 era ministro degli Esteri. Nel maggio del 2017 è stato nominato presidente del Partito popolare austriaco, partito che oggi esce trionfante dalle elezioni.

IL PROGRAMMA – Il giovane politico ha legato la propria immagine alla sua posizione di chiusura sull’immigrazione e allo sforzo messo in atto per contribuire a chiudere la rotta balcanica all’inizio del 2016. Da quando è salito ai vertici dell’Oevp, Kurz ha lavorato intensamente per trasformare il partito in un movimento di massa, cercando l’appoggio di personaggi del mondo dello sport, della scienza e dell’industria.

Oltre a promettere un taglio delle tasse e una riduzione della burocrazia, ha fatto leva sul tema dell’immigrazione per allargare la base del suo elettorato, insistendo sulla lotta all’immigrazione illegale e la minaccia dell’Islam politico.

In uno dei video di propaganda per la campagna elettorale si vede intento a scalare all’alba in solitaria una vetta sulle Alpi: “Fare la cosa giusta è una decisione che dovete spesso prendere da soli”, recita la sua voce fuoricampo. Una voce che è riuscita a sedurre l’Austria.

  • In breve

Referendum: bocciata candidatura Innsbruck per Olimpia 2026 – Con un referendum, che si è svolto assieme alle politiche austriache, i tirolesi hanno bocciato una candidatura di Innsbruck per i giochi olimpici invernali del 2026. Il 53,35% degli elettori ha votato no e il 46,65% sì. Nei giorni scorsi era stato ipotizzato che Bolzano potesse ospitare le partite di hockey su ghiaccio.

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