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Caos in Fratelli d’Italia Trento, Cia (FdI) si “autosospende” ma Urzì: “Non si può”. Ambrosi critica gestione

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Urzì, ‘Non esiste l’istituto dell’autosospensione’. Cia passerà al gruppo misto in Consiglio provinciale. In serata l’attacco a Urzì di Ambrosi

Il neo assessore provinciale Fdi, Claudio Cia

 

Trento – “Con effetto immediato da oggi quindi, e sino alla permanenza in Trentino, come commissario del partito dell”onorevole’ Urzí, mi autosospendo dal partito (Fdi, ndr.), da ogni carica nello stesso e dal gruppo consiliare”. Lo comunica Claudio Cia, il neo assessore provinciale Fdi che durante il braccio di ferro di Urzì con il governatore Fugatti per le deleghe, si era recato nel suo ufficio. “Rimetto conseguentemente nelle mani del Presidente Fugatti le deleghe che mi ha affidato, ringraziandolo per la stima e la fiducia nei miei confronti”, prosegue Cia.

“Stima e fiducia non imposta da alcun contratto, ma che deriva unicamente dalla stima reciproca. Mi scuso al contempo con i cittadini trentini se non ho potuto svolgere adeguatamente il mio incarico, per rispettare nelle scorse settimane le direttive del partito. Incarico alla cui indennità relativa ho peraltro rinunciato sin dal primo giorno”. Cia annuncia che aderirà al gruppo misto.

La replica di FdI

Urzì gli replica, affermando: “che non ci fosse confidenza con le regole del partito che gli ha permesso di essere eletto per ulteriori cinque anni era chiaro ma va precisato che non esiste l’istituto dell’autosospensione da partito e gruppi consiliari. Non si capisce quindi bene a che cosa il consigliere Cia faccia riferimento. La mancanza di chiarezza verso il proprio partito è un dato che non può essere sottaciuto perché incide anche sul rispetto degli elettori che non sono proprietà esclusiva di nessun candidato o eletto”, così il commissario. “La coerenza sempre più disordinata di Cia, con posizioni nelle ultime settimane assunte per soli benefici personali connessi ad una carica di assessore, saranno valutate in termini di compatibilità con il codice etico del partito a cui si impegnano tutti gli iscritti ed i candidati”, conclude Urzì.

Le critiche di Ambrosi

Dopo il bellissimo trionfo che aveva portato alle elezioni politiche solo un anno fa Fratelli d’Italia al 25 per cento e ad essere primo partito in Trentino, tutti eravamo felici. Ma la gestione successiva da parte del Commissario Alessandro Urzi si è rivelata un film dell’orrore”, scrive l’onorevole Alessia Ambrosi, di Fratelli d’Italia, contro il commissario regionale del suo partito.

“Mentre in tutta Italia Fdi vince e convince forte delle nostre formidabili buone ragioni, Urzì alle provinciali trentine – unico esempio negativo in tutta la Nazione – ci ha portati a perdere oltre la metà dei voti rispetto alle politiche. Una battuta d’arresto così grave da farci nuovamente tornare sotto la Lega, una cocente umiliazione per la nostra comunità. Non solo: nella nuova giunta provinciale avremo purtroppo un peso scarsissimo. L’assessorato di Gerosa – cui rinnovo i miei auguri e sono certa che per quanto possibile si farà valere – è di per sé importante. Ma abbiamo perso le altrettanto importanti deleghe di Claudio Cia, che adesso per ironia della sorte andranno alla Lega: incredibile! Di oggi infine la notizia dell’annunciato e probabile addio di Cia al partito”, spiega la deputata.

 

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