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Alto Adige, il Consiglio provinciale ricorda i 50 anni del secondo Statuto di Autonomia

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Kompatscher e Mattei da Bolzano: autonomia storia di successo. Cinquant’anni fa, il secondo Statuto speciale: le celebrazioni ufficiali a Trento rinviate alle prossime settimane. Polemiche dalle minoranze che hanno sottolineato le differenze con Bolzano

Bolzano – Senza il secondo Statuto d’autonomia “lo sviluppo così speciale della nostra terra plurilingue non sarebbe stato possibile. Non sarebbe stato possibile conservare cultura, tradizioni ed elementi specifici locali, né gestirli in proprio per la nostra popolazione”. Lo ha detto la presidente del consiglio provinciale di Bolzano, Rita Mattei, aprendo la seduta dedicata alla celebrazione del 50/o anniversario dell’entrata in vigore del secondo statuto di autonomia.

Eppure, ha notato Mattei, proprio in Alto Adige questa autonomia viene spesso data per scontata, “per questo, il consiglio della Provincia autonoma di Bolzano ha promosso un concorso di video per classi scolastiche e uno per compositrici e compositori altoatesini, entrambi sul tema dell’Autonomia: in questo modo, abbiamo voluto sollecitare la riflessione sui vantaggi che essa ha portato. Si tratta di una storia di successo”.

Mattei ha espresso piena solidarietà al presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e alla redazione del quotidiano “Alto Adige”, fatti oggetto di intimidazione con l’invio di una busta contenente un proiettile.

Lo stesso Arno Kompatscher, intervenuto subito dopo, ha evidenziato l’importanza di celebrare il giubileo nel giorno esatto del 50/o anniversario dell’entrata in vigore dello Statuto, “che ha permesso di passare dall’autonomia regionale a quella provinciale, con competenze legislative e amministrative diventate parte della vita pubblica di tutta la cittadinanza”.

“L’autonomia, costantemente rinnovata per affrontare nuove sfide – ha detto il presidente altoatesino – è una storia di successo che ha garantito non assimilazione, ma benessere, anche grazie a una serie di strumenti che hanno permesso di tutelare la lingua e la cultura di tutti e tre i gruppi linguistici”.

“Il secondo Statuto di autonomia rafforzato – ha detto poi il vicepresidente del consiglio provinciale, Josef Noggler, ha inizialmente reso possibile a una minoranza che si sentiva minacciata di sentirsi al sicuro nella propria terra e questa è stata una delle più importanti condizioni che ha trasformato la provincia da una delle regioni più povere d’Italia a una delle più ricche d’Europa, cosa di cui beneficiano tutti”.

Il vicepresidente del consiglio provinciale Manfred Vallazza, intervenendo in ladino, ha sottolineato che “solo con il secondo Statuto di autonomia i ladini ottennero finalmente i diritti di una minoranza: il ladino divenne la terza lingua provinciale e fu riconosciuto ufficialmente come lingua di minoranza in Italia”.


In breve

La Galleria di Base del Brennero Bbt SE ha pubblicato al livello europeo il bando di gara del lotto lavori Pfons-Brennero (H53), con un importo contrattuale stimato di 855 milioni di euro (netti). L’affidamento avverrà in base al principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Oltre al prezzo, nella valutazione confluiranno anche criteri qualitativi. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 16 maggio 2022 alle ore 12. Presumendo uno svolgimento regolare della procedura di gara, l’aggiudicazione dell’incarico è prevista entro il 2022. La durata prevista delle prestazioni da eseguire è di 69 mesi.


Un automobilista, la scorsa notte, ha trovato un lupo morto sulla strada che dal paese di Rio Pusteria confluisce nella superstrada ss 49, in corrispondenza della metà del lago di Rio, in direzione Val Pusteria. Il lupo, molto probabilmente, era deceduto a seguito di un investimento stradale. L’assessore provinciale, Arnold Schuler, afferma che “si tratta di un giovane maschio, di circa 2 anni, del peso di 38,4 chili ed apparentemente in ottima salute”. La carcassa dell’animale è stata portata alla sede dell’Ufficio caccia e pesca dove i tecnici hanno eseguito le misurazioni biometriche previste. Il lupo verrà ora trasferito all’Istituto zooprofilattico per gli accertamenti sanitari di rito. Campioni di tessuto verranno anche inviati alla Fondazione “Edmund Mach” di San Michele all’Adige per gli accertamenti genetici e per capire se si tratta di un individuo già campionato in precedenza o di un giovane staccatosi da uno dei branchi altoatesini in formazione, oppure se proveniva da un’altra zona alpina.

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