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Alpi, mai un inverno così mite e secco: MeteoSvizzera registra record dal 1864

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Sul versante meridionale delle Alpi mai è stato registrato un inverno così mite e secco dal 1864

NordEst – La conferma arriva dall’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera, in possesso di questa serie di misure degli ultimi 158 anni. A sud delle Alpi l’inverno meteorologico (che comprende i mesi dicembre, gennaio e febbraio) 2021/22 terminerà – riferisce MeteoSvizzera – con una temperatura media di 1,8 gradi C superiore alla norma 1991-2020, mentre il totale di precipitazione sarà inferiore a un quarto del valore normalmente atteso, più precisamente risulterà pari al 22%”.

L’ufficio federale di meteorologia MeteoSvizzera ha comparato i dati di questo gennaio con quelli degli ultimi 158 anni. Il totale delle precipitazioni sarà inferiore a un quarto del valore normalmente atteso, più precisamente risulterà pari al 22% di esso”.

Il risultato dell’analisi è netto: l’inverno meteorologico a Sud delle Alpi – che dura per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio – quest’anno finirà con una temperatura media a di 1,8 gradi centigradi “superiore alla norma 1991-2020, mentre il totale di precipitazione sarà inferiore a un quarto del valore normalmente atteso, più precisamente risulterà pari al 22% di esso”. In pratica ha piovuto il 78 percento in meno. Sempre in base alle analisi di MeteoSvizzera, quindi, “a sud delle Alpi una combinazione di temperature così elevate e precipitazioni così scarse non si era mai verificata durante la stagione invernale”.

Non ne era stata registrata neppure una “temperatura media superiore alla norma di 1 grado e precipitazioni inferiori alla metà di quelle attese”. Le cause sono principalmente due. Innanzitutto le “condizioni anticicloniche persistenti caratterizzate da aria molto mite in quota, che ha contribuito a far registrare temperature miti soprattutto in montagna”.

Poi le “frequenti giornate con favonio“, cioè il foehn, vento caldo e secco, “che hanno innalzato le temperature anche alle basse quote”. MeteoSvizzera riporta inoltre i dati relativi alle stagioni invernali con valori più inconsueti. “Con un’anomalia termica di oltre 2 gradi rispetto alla norma 1991-2020, l’inverno più mite della serie storica – analizza il servizio meteorologico nazionale della Confederazione Svizzera – è stato quello del 2006/07, in cui la precipitazione fu però un pò più abbondante del normale.

Al contrario, l’inverno più freddo risale al 1894/95, con un’anomalia di oltre 4 gradi rispetto alla norma e precipitazioni di poco inferiori alla media. L’inverno 2013/14 è stato in assoluto il più ricco di precipitazioni e ha fatto registrare una temperatura media stagionale di circa 1 grado superiore alla norma. Il meno piovoso è stato invece l’inverno 1980/81″.

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