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Saldi al via in tutta Italia e dal 14 luglio anche in Alto Adige: le regole utili

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Pur se in regime di libera scelta dei saldi (la “legge Olivi” in provincia di Trento li ha liberalizzati) per i commercianti del settore moda anche il Trentino si affianca ai saldi estivi che scattano in tutta Italia (mentre a Bolzano inizieranno il 14 luglio)


Trento/Bolzano – C’è attesa per un settore che, dopo due anni di Covid ed il caro energia per famiglie e imprese, spera possa recuperare fatturato. Stante alle ultime indagini pare che stia  tornando la voglia di comprare direttamente nei negozi preferendo il contatto umano a quello on-line. che non può essere paragonato alla professionalità, impegno e calore dei rapporti umani degli addetti alle vendite.

Valore saldi in Italia settore Moda

La stima del valore dei saldi per il settore moda in Italia è di  3,4 miliardi di euro, mentre  il fatturato saldi estivi previsto in termini assoluti  rappresenta il 12% del totale delle vendite annuo (i saldi invernali si attestano al 18%). -La spesa delle famiglie si aggirerà intorno a 213 € (95 € a testa), mentre per il Trentino la spesa sarà più alta per un tenore di vita più elevato e dovrebbe aggirarsi intorno ai 230/240 € famiglia ovvero 110/120 € a testa.

Le regole utili

1) Conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Secondo l’associazione dei consumatori, è opportuno evitare quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono riempiti dei più svariati articoli.

3) Meglio girare. Nei giorni che precedono i saldi nei negozi è utile valutare più proposte, segnando il prezzo. È così possibile verificare l’effettività dello sconto praticato e “andare a colpo sicuro”, evitando inutili code.

4) È opportuno avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: il cliente è così meno influenzabile.

5) Meglio diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova.

6) È opportuno servirsi in negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7) Negozi e vetrine. È preferibile non fare acquisti nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile.

8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche (carte, bancomat) anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Se la sensazione è quella di aver effettuato un acquisto “sbagliato”, anche a causa delle informazioni “pilotate” da chi l’ha venduto, è sempre possibile chiamare i vigili urbani o rivolgersi a un’associazione dei consumatori.

 

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