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Agritech, Droni e pascoli senza recinto: le mucche si gestiscono con gps e bluetooth

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Il FinTech nell’allevamento di bovini e ovini passa anche dalla tecnologie di virtual fencing

NordEst (Adnkronos) – Il report IoT in Agriculture Market by Technology, Automation (Robots, Drones, and Smart Equipment), Sensor Types, Hardware, Software and Solutions 2021 – 2026 valuta le tecnologie, le aziende e le soluzioni per l’IoT in agricoltura fornendo previsioni attorno a tutto quello che riguarda uno dei settori più interessanti del FinTech, ovvero l’Agritech.

Secondo il report, il mercato di questi sistemi raggiungerà i 2,48 miliardi di dollari a livello globale entro il 2026. Nell’ambito delle applicazioni tecnologiche che riguardano l’allevamento sono in costante innovazione proprio tutte le componenti che coinvolgono lo sviluppo di sensori intelligenti.

Le recinzioni virtuali

Le recinzioni virtuali (ovvero il virtual fencing) sperimentano da diversi anni tecniche per per impedire che gli animali domestici possano entrare o uscire da un’area predeterminata a piacere senza l’uso di recinzioni visibili. Le prime soluzioni proponevano un filo di emissione del segnale che circondava l’area del pascolo e un ricevitore presente sull’animale in un collare che produceva un impulso elettrico a bassa potenza quando l’animale superava il filo. Ma il sistema prevedeva comunque l’installazione di cavi fissi, benché interrati, e non si è rivelato uno strumento ideale per sistemi di pascolo flessibili.

Negli anni successivi si sono sperimentate e prodotte tecnologie di recinzione virtuale che utilizzano il GPS, il che ha permesso alle recinzioni di essere non solo invisibili, ma anche dinamiche, senza la necessità di installare fili e con il collare indossato dagli animali in grado di emettere un impulso elettrico associato a un segnale audio che, una volta associato dagli animali al fastidio, anticipa la loro decisione di tornare indietro prima che l’impulso li colpisca.

Agricoltura più sostenibile

È il caso di Nofence, azienda norvegese. La tecnologia, gestibile con un’app, utilizza proprio un’unità collegata al GPS appesa al collo delle mucche in grado di dare un segnale acustico, seguito da uno stimolo negativo, quando una mucca si avvicina alla linea di recinzione virtuale impostata su un computer. Spiega l’azienda: “Ci sono molti effetti positivi del pascolo che favoriscono il raggiungimento di un’agricoltura sostenibile.

Siamo orgogliosi di essere la prima azienda al mondo a sviluppare una tecnologia di virtual fencing venduta a livello commerciale”. Il prodotto principale è composto dal robusto collare per bovini e ovini. Su entrambi i lati del colletto sono presenti dei piccoli pannelli solari che garantiscono il funzionamento dell’apparecchio e sono resistenti ai graffi e ai movimenti bruschi degli animali. Il ricevitore utilizza sia il sistema americano GPS che il sistema russo GLONASS, per triangolare la posizione e comunicarla tramite il segnale Blutooth a bassa frequenza. Ci sono poi, ovviamente, una batteria ricaricabile con i pannelli, i sensori di movimento su tre assi e la connessione con la rete mobile che funziona già con il 2G.

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