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Dopo 500 anni i frati cappuccini lasciano la città di Trento

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Stessa sorte anche per Rovigo e Bassano del Grappa

Lo storico convento di Trento

 

Trento – frati cappuccini lasceranno il convento di Trento, sulla prima collina della città. L’ufficialità della notizia, è arrivata nei mesi scorsi in un comunicato in cui si dava conto dei lavori del Capitolo Ordinario della Provincia Veneta dei Frati Minori Cappuccini, svoltosi a Camposampiero (PD) dal 27 febbraio al 3 marzo scorsi. Accanto alla nomina del nuovo Ministro Provinciale nella figura di fra Alessandro Carollo, il “governo della Provincia, in comunione con l’assemblea dei frati capitolari, dopo il necessario discernimento, ha quindi – si legge nel comunicato – assunto impegni e preso decisioni che investono le nostre presenze sul territorio”.

Si precisava in particolare che da “settembre, quando saranno formate le nuove famiglie, non saranno più costituite le fraternità di Rovigo, Bassano del Grappa e Trento. In questi luoghi, dove i frati cappuccini sono sempre stati stimati e amati, ci rendiamo conto – sottolineano i religiosi – della difficoltà di accogliere questa nostra scelta, ma invitiamo comunque a cercare di compren­dere il nostro bisogno di custodire lo stile e la bellezza della vita fraterna che oggi, a motivo della diminuzione dei frati, i grandi conventi non ci permettono. Desideriamo anche comu­nicare che faremo il possibile per custodire, in comunione con la Chiesa e la comunità locali, le opere che da tanti anni sono a servizio dei poveri e di aiuto alla società civile. Le tante persone che hanno trovato sostegno presso le nostre mense, poveri e volontari, continueranno ad essere segno della possibilità di condividere il bene, come fratelli e sorelle. È il bene del Vangelo che, ne siamo certi, continuerà – concludono i cappuccini – ad essere ancora vivo e fecondo”. Sul futuro del convento di Trento, i religiosi hanno intrapreso da tempo un dialogo proficuo con la Diocesi e in particolare con l’arcivescovo Lauro.

Domenica 17 settembre alle ore 18 nella Badia di San Lorenzo, è in programma una santa messa di ringraziamento per i religiosi che lasciano la città, dopo una permanenza di quasi cinquecento anni al servizio della comunità. “A conclusione della nostra presenza nel convento di Trento, chiediamo a tutti i fedeli di continuare a perseverare nella fede e vi invitiamo a pregare insieme”, scrivono i religiosi legati alla Provincia veneta dei Frati Minori Cappuccini di Santa Croce. Per il congedo dal capoluogo, d’intesa con l’arcivescovo Lauro, si è scelta la Badia di San Lorenzo, uno dei luoghi simbolo della presenza cappuccina, insieme al Convento alla Cervara dove trova posto anche la “mensa dei poveri” voluta dai frati e destinata a rimanere come testimonianza viva della loro eredità evangelica.

Il Convento è prossimo a passare formalmente in gestione alla Diocesi, dopo la partenza dei religiosi a fine agosto. Ma uno dei punti fermi del futuro, anche sotto l’ala diocesana, resta la volontà di proseguire con il servizio mensa, ripreso a inizio settembre, dopo la pausa estiva, con la regia della Fondazione Caritas Diocesana e la presenza fondamentale di oltre trecento volontari che offrono ogni sera la garanzia di un pasto caldo a più di un centinaio di persone. La presenza dei Cappuccini in Trentino proseguirà a Rovereto nel convento di Santa Caterina (26 frati) che ospita l’infermeria dei religiosi e dove si conferma anche il sostegno all’attività pastorale, oltre alle comunità di Arco (9 frati) e Terzolas (3 frati).

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