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Accordo sul Clima di Parigi, successo o fallimento?

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Dopo il successo di partecipazione avuto dalla “Marcia Globale per il Clima di Trento”, torna in Trentino il noto climatologo e meteorologo, Luca Mercalli. Giovedì 14 gennaio alle 20.30 appuntamento al ”Muse” per confrontarsi sulla portata degli accordi di Parigi. 

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>Il testo dell’Accordo sul clima di Parigi

Trento – Basteranno a limitare l’innalzamento della temperatura al di sotto dei 2°C? Ci si poteva aspettare di più? Cosa può fare il singolo cittadino? L’incontro sarà moderato da Roberto Barbiero, climatologo dell’Osservatorio Trentino per il Clima. Il 12 dicembre scorso a Parigi è stata scritta una pagina di storia: i delegati di 195 Paesi dell’ONU, sotto lo sguardo attento della popolazione civile e dei i movimenti sociali, hanno finalmente trovato un Accordo per limitare l’innalzamento della temperatura del pianeta a “non oltre i 2 gradi centigradi” rispetto ai livelli pre-industriali.

La comunità scientifica internazionale considera i 2°C un punto di non-ritorno che, se oltrepassato, vedrebbe il verificarsi di “conseguenze catastrofiche e irreversibili” per il pianeta. L’Accordo di Parigi è stata dunque l’ultima possibilità di intervento per limitare le emissioni di origine antropica, nonchè il frutto di anni di negoziati partiti nel 1992 con la  Conferenza di Rio de Janeiro (Brasile) e una volta ratificato dalla maggioranza delle Parti, l’Accordo di Parigi sostituirà il Protocollo di Kyoto per il post-2020.

I contenuti, però, sono stati parzialmente deludenti: l’Accordo di Parigi, che vede la firma anche dei due maggiori inquinatori al mondo, Cina e Stati Uniti, non è vincolante nè ambizioso come si sperava. Nel testo non ci sono precisi riferimenti né alle percentuali di riduzione né ai tempi entro cui devono essere realizzati gli impegni ma soltanto ad un generico obiettivo di “metà secolo” per la stabilizzazione delle temperature.

Il  preambolo del documento, invece, raccoglie importanti considerazioni di principio, come la priorità di garantire la sicurezza alimentare e la lotta alla fame, il rispetto ai diritti umani, il diritto alla salute, l’eguaglianza di genere e l’equità intergenerazionale. Si tratta del “miglior compromesso possibile” tra fortissimi interessi economici (in primo luogo delle multinazionali dell’energia) e le richieste dei Paesi più vulnerabili e dei rappresentanti della società civile, le cui priorità sono la salvaguardia della salute, degli ecosistemi e dei posti di lavoro.

La sfida del cambiamento climatico è diventata una priorità dell’agenda politica anche della Provincia autonoma di Trento che ha adottato in questi anni diverse misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici come ad esempio il Piano Energetico e Ambientale, il Piano rifiuti e il Piano sulla mobilità.

Mercalli a Trento

Al MUSE tornerà il 14 gennaio alle ore 20.30 il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli (Società Meteorologica Italiana) assieme alla delegazione trentina alla COP21 composta dai giovani del progetto Agenzia di Stampa Giovanile (Paulo Lima, Cristina Della Torre, Milena Rettondini, Giulia Motta Zanin, Ariele Pitruzzella, Daniele Saguto, Elisa Calliari, Sara Cattani), promosso dall’Associazione In Medias Res e dall’Associazione Viração con il sostegno dell’Assessorato provinciale alla Cooperazione allo sviluppo. Il dibattito sarà moderato da Roberto Barbiero (Osservatorio Trentino sul Clima) e sarà aperto alle domande del pubblico.

Approfondimenti:

stampagiovanile.it/COP21

www.climatrentino.it

www.nimbus.it

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