Il Consigliere provinciale di Primiero, Marino Simoni interroga la Provincia sulla prossima chiusura dello sportello bancario, un servizio per il territorio in centro alla località turistica
Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – “Il 19 giugno 2015 all’avvio della stagione turistica estiva, Unicredit – scrive il Consigliere Marino Simoni con i colleghi di Progetto Trentino – chiude lo sportello bancario di San Martino di Castrozza. E’ questo un ulteriore pesante e preoccupante segnale di come stanno andando le cose a Primiero ed in particolare a San Martino di Castrozza.
Ritenendo – precisa il Consigliere di Primiero – che la presenza degli sportelli bancari sui territori, che nel tempo hanno garantito servizio e supporto alla popolazione ed alla clientela turistica, costituiscano servizi essenziali, come lo sono gli uffici postali e gli uffici degli enti pubblici. Considerato che detta scelta fatta da Unicredit Spa stia avvenendo nel totale silenzio e disinteresse della comunità provinciale e locale, tutto quanto premesso, il sottoscritto Consigliere provinciale interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore di merito per sapere:
1. se è a conoscenza della prossima chiusura dello sportello Unicredit di San Martino di Castrozza;
2. quali azioni intenda intraprendere la Giunta provinciale per impedire che il prossimo 19 giugno venga chiuso lo sportello di San Martino di Castrozza da parte di Unicredit Spa;
3. se è a conoscenza di altre chiusure di sportelli di Unicredit sul territorio provinciale ed eventualmente quali;
4. se non ritiene la Giunta di condividere con la comunità locale azioni tese a garantire la presenza sul territorio di importanti servizi quali sono gli sportelli bancari”.
Cons. Marino Simoni
Cons. Walter Viola
Cons. Gianfranco Zanon
Ben detto…la fossa la ha scavata il sindaco o meglio fu sindaco di Siror scatenando l’ira di Dio per salvare la scuola elementare di Siror persa in partenza, mentre si doveva mettere su un piatto le rinunce e i relativi tagli di costi per ottenere garanzie sulla scuola superiore.
A mio avviso è ben peggio dover fare un’ora di autobus per mandare i ragazzi a Feltre piuttosto che tre minuti in pulmino per spostare gli alunni delle elementari da Siror a Tonadico.
@Mario: forse non sai che a certi nostri politici non interessa l’istruzione e la cultura. E allora cosa pretendi?
Adesso ci preoccupiamo pure delle banche… private…; a me preoccupa molto di più il piano della Giunta provinciale sull’offerta scolastica ed in particolare il progetto fatto di tagli sulla nostra scuola superiore. Qui sì che vige un silenzio di tomba; ma certo la scuola non è una banca,la scuola per di più è pubblica e quindi non merita attenzioni nè amministrative nè politiche. O forse quel che distingue il Primiero sono gli sportelli bancari aperti e non la scuola e l’educazione dei nostri figli ed io non me ne sono mai accorto. Va bè i ragazzi se ne andranno, chi a Feltre chi a Trento, faranno il loro percorso formativo altrove; ma non so se torneranno e investiranno le loro capacità qui come molti di noi “vecchietti”hanno fatto.
Comunque se perdiamo pure la scuola possiamo davvero ritenerci una valle “in piena fase di progresso”… altro che il resto del Trentino.