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Aumentano le esportazioni in Veneto, bene anche il turismo

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Disoccupazione al 6,6% secondo miglior risultato nazionale

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Piazzola sul Brenta (Padova) – “Al giorno d’oggi le trasformazioni avvengono con grande rapidità e occorre saperle elaborare in tempi brevissimi, sia per capire dove va l’economia e la società, sia per indirizzare le risorse disponibili”. Lo ha detto il vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato evidenziando il lavoro che sta alla base del Rapporto statistico sul Veneto, la cui edizione 2013 è stata presentata oggi a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova). Era presente anche l’assessore regionale al bilancio Roberto Ciambetti.

L’importanza di questi dati – ha aggiunto Zorzato – sta proprio nel contributo che possono dare alla politica per tarare l’attività amministrative in modo da assecondare i processi di sviluppo e non frenare le imprese. Il tema che attraversa il rapporto di quest’anno è proprio quello delle trasformazioni e dello sviluppo. “Anche il Veneto sta scambiando – ha sottolineato il vicepresidente – ma non sta subendo passivamente le trasformazioni e sa individuare le opportunità”..

Nel 2012 in Veneto la variazione percentuale del -2,3% del PIL risulta leggermente migliore del -2,4% nazionale. Secondo le analisi, il 2013 rappresenterà ancora un anno di contrazione (-1,2%) per poi lasciare il passo alla ripresa che dovrebbe avviarsi nel 2014 riportando una crescita attorno allo 0,9%. Nonostante le difficoltà congiunturali, il Veneto rimane la terza regione in Italia per la produzione di ricchezza, dopo Lombardia e Lazio: il 9,4% del Prodotto Interno Lordo nazionale è realizzato in Veneto.

A fronte della stagnazione della domanda interna, le esportazioni risultano un’importante fonte di crescita. Le esportazioni venete hanno registrato nel corso del 2012 un incremento pari al +1,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi ad un valore pari a 51,1 miliardi di euro. Il Veneto si conferma la seconda regione italiana, dietro solo alla Lombardia, per valore di beni esportati, con una quota pari al 13,1% del fatturato estero nazionale. La crescita delle esportazioni è sostenuta dall’aumento delle vendite sui mercati extra Ue (+6,7%), mentre quelle verso l’area Ue sono in lieve flessione (-1,9%).

Nel 2012 il turismo veneto ha retto il confronto con un 2011 da record, grazie a un flusso di visitatori di 15,8 milioni di arrivi (+0,3%). I 62,4 milioni di presenze (-1,7% rispetto l’anno precedente) evidenziano ancora una volta la riduzione della permanenza degli ospiti nelle località di villeggiatura. Nel primo trimestre del 2013 si continuano a registrare buoni risultati con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2012 del 2,2% per gli arrivi e una stabilità delle presenze (-0,4%). Questi risultati sono però influenzati da un’anticipazione del periodo pasquale da aprile (nel 2012) a fine marzo (nel 2013). %). Il Veneto registra un valore occupazionale in linea con quello dell’anno precedente, pari al 65%, e un tasso di disoccupazione del 6,6%, il più alto del decennio, ma nel confronto fra regioni, si conferma ancora una volta tra le regioni leader con il quarto tasso di occupazione più alto e il secondo tasso di disoccupazione più basso.

Sul fronte delle opportunità da cogliere, Zorzato ha evidenziato come il rapporto confermi l’ascesa sui mercati mondiali dei cosiddetti Paesi emergenti e in particolare i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). E’ nei loro confronti che va focalizzata l’attenzione, perché si tratta di realtà che cercano la qualità e la bellezza dei nostri prodotti ed è su questo che le imprese venete devono puntare. Zorzato ha detto che anche nel settore turistico è in atto una trasformazione che vede in crescita i flussi verso le città d’arte. “Se un turista balneare – ha aggiunto – spende mediamente circa 90 euro, il turista straniero arriva a spendere nel circuito arte-cultura 140 euro. Questo richiede che ci sia un’offerta turistica complessiva di qualità, collegata a cultura a paesaggio, perché il turista soddisfatto diventa poi il promo promotore del prodotto veneto all’estero”.

La relazione sui dati che emergono dal rapporto 2013 è stata svolta dal segretario generale della programmazione della Regione, Tiziano Baggio, mentre la struttura del rapporto è stata illustrata da Maria Teresa Coronella, dirigente della Direzione Sistema Statistico Regionale. Sono poi intervenuti Rita Trombini, di Ervet s.p.a., sul web al servizio del sistema turistico del bacino adriatico, e Giampietro Brunello, amministratore delegato di SOSE (Soluzioni per il Sistema Economico) S.p.A. – società costituita con la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Banca d’Italia – che ha parlato delle opportunità di sviluppo delle piccole e medie imprese del Veneto e sui livelli di efficienza dei servizi locali.

“Sono numeri che servono per poter decidere meglio – ha detto tirando le conclusioni l’assessore al bilancio Ciambetti – soprattutto in un momento come quello attuale in cui i soldi pubblici vanno spesi al meglio. Il Veneto deve poter progredire ma per farlo dobbiamo augurarci che arrivino presto i costi standard per lavorare sull’efficientamento di tutte quelle realtà che finora in Italia non l’hanno mai fatto”.

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