NordEst

Treviso, si indaga sulla morte di un neonato

Share Button

Si tratta della morte di un bimbo di cinque giorni. In questo senso Fojadelli ha spiegato che si tratta di un intervento necessario "per appurare come sono andati i fatti".

L'ospedale di Treviso sottolinea come nel caso in questione sia "assolutamente fuori luogo parlare di eutanasia e ancora più fuorviante accostare il caso a quello di Eluana Englaro" ha dichiarato Michele Tesserin, direttore sanitario dell'Ulss 9.

Sul tema è intervenuta anche la dottoressa Nadia Battajon che ha fatto la rivelazione, sottolineando, visto che per il neonato non c'erano speranze, che si è fatto in modo che il piccino potesse vivere gli ultimi minuti "tra le braccia dei genitori, anziché di lì a poco in un lettino isolato e collegato a cannucce e cavi".

Per quanto riguarda la prassi la direzione del nosocomio trevigiano ha spiegato di aver applicato la mozione del Comitato nazionale per la Bioetica del 28 gennaio 2005.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *