Si tratta di un servizio di grande importanza per la popolazione – non di giustizia minore come qualcuno vorrebbe far intendere – soprattutto alla luce della riforma nazionale che intende razionalizzare i poli giudiziari.
"In Trentino Alto Adige, la Giunta giustifica la decisione con la sproporzione dei costi per garantire il servizio rispetto alle domande del cittadino. Dei costi però – dice sempre il consigliere Borga – non si sa nulla e così facendo si penalizza una Giustizia storicamente importante. Insomma – per Borga – si è deciso senza informare il Consiglio e allora lui dà battaglia, anche, perchè, si chiede come mai l’ accorpamento avvenga sempre centralizzando. Insomma, tanto per fare un esempio, i cittadini di Fiera di Primero dovrebbero recarsi a Borgo Valsugana. Non potrebbe invece succedere il contrario? Una posizione questa condivisa anche dai Sindaci della zona".
La politica non si mobilita sui tagli – In queste ore, sorprende molto di più il silenzio della politica locale e soprattutto del rappresentante in Regione, il consigliere Marco Depaoli (Upt), che non sembra preoccuparsi tanto quanto i colleghi di minoranza, per l’imminente taglio agli Uffici del Giudici di pace, nella sua Valle. Nessuna mobilitazione nemmeno dalle altre forze politiche di maggioranza.
La Regione – Ha una delega specifica per la gestione degli uffici e del personale amministrativo dei giudici di pace. L’ente – ha spiegato nei giorni scorsi il presidente Lorenzo Dellai rispondendo ad una interrogazione – ha avviato una verifica per razionalizzare sul territorio regionale gli uffici del giudice di pace. Proprio nel corso di questo esame è stato evidenziato che alcuni sedi hanno un’attività non sufficientemente elevata – così ritiene la Regione – per giustificare la presenza di un giudice di pace. Tra queste sedi vi sono, appunto, quelle di Fondo e Malè.
L’accorpamento – Gli uffici di Fondo e Malé, sono destinati a traslocare a Cles, mentre Fiera di Primiero (a Borgo Valsugana) e in Alto Adige, Chiusa (a Bressanone), Caldaro (a Egna) e Monguelfo (a Brunico). Di certo la decisione non farà piacere ad avvocati e amministrazioni comunali nonese e solandre, da tempo impegnate a portare avanti una campagna per salvare gli uffici giudiziari periferici così come alcuni legali di Primiero.
- Presidenza bis per Malossini/Mario Malossini è stato riconfermato – dopo le polemiche dei giorni scorsi – alla presidenza della Commissione dei Dodici, organismo che regolamenta i rapporti tra Stato e le Province autonome di Trento e Bolzano. Il voto è stato espresso nella riunione di Roma, alla quale ha partecipato anche il ministro per i Rapporti con le Regioni Piero Gnudi. Per l’elezione di Malossini ha votato anche il segretario del Pd trentino fresco di nomina nella Commissione Michele Nicoletti, mentre s’è astenuto Roberto Pinter.