NordEst

Trento, taglio ai Giudici di pace: pesa il silenzio della politica di Primiero

Share Button
Il PDL trentino si mobilita, silenzio da Upt e PD – Il consigliere provinciale Rodolfo Borga del PdL – contesta ai microfoni di Trentino Tv – la razionalizzazione, (lui la definisce "soppressione"), decisa dalla Giunta regionale, degli Uffici periferici dei Giudici di Pace in Trentino. In pratica in Trentino, andrebbero a sparire gli Uffici di Fondo in Val di Non, Malè e di Fiera di Primiero, mentre, in Alto Adige, sono interessati quelli di Monguelfo, Caldaro e Chiusa.

Si tratta di un servizio di grande importanza per la popolazione – non di giustizia minore come qualcuno vorrebbe far intendere – soprattutto alla luce della riforma nazionale che intende razionalizzare i poli giudiziari.

"In Trentino Alto Adige, la Giunta giustifica la decisione con la sproporzione dei costi per garantire il servizio rispetto alle domande del cittadino. Dei costi però – dice sempre il consigliere Borga – non si sa nulla e così facendo si penalizza una Giustizia storicamente importante. Insomma – per Borga – si è deciso senza informare il Consiglio e allora lui dà battaglia, anche, perchè, si chiede come mai l’ accorpamento avvenga sempre centralizzando. Insomma, tanto per fare un esempio, i cittadini di Fiera di Primero dovrebbero recarsi a Borgo Valsugana. Non potrebbe invece succedere il contrario? Una posizione questa condivisa anche dai Sindaci della zona".

La politica non si mobilita sui tagli –
In queste ore, sorprende molto di più il silenzio della politica locale e soprattutto del rappresentante in Regione, il consigliere Marco Depaoli (Upt), che non sembra preoccuparsi tanto quanto i colleghi di minoranza, per l’imminente taglio agli Uffici del Giudici di pace, nella sua Valle. Nessuna mobilitazione nemmeno dalle altre forze politiche di maggioranza.

La Regione –
Ha una delega specifica per la gestione degli uffici e del personale amministrativo dei giudici di pace. L’ente – ha spiegato nei giorni scorsi il presidente Lorenzo Dellai rispondendo ad una interrogazione – ha avviato una verifica per razionalizzare sul territorio regionale gli uffici del giudice di pace. Proprio nel corso di questo esame è stato evidenziato che alcuni sedi hanno un’attività non sufficientemente elevata – così ritiene la Regione – per giustificare la presenza di un giudice di pace. Tra queste sedi vi sono, appunto, quelle di Fondo e Malè.

L’accorpamento –
Gli uffici di Fondo e Malé, sono destinati a traslocare a Cles, mentre Fiera di Primiero (a Borgo Valsugana) e in Alto Adige, Chiusa (a Bressanone), Caldaro (a Egna) e Monguelfo (a Brunico). Di certo la decisione non farà piacere ad avvocati e amministrazioni comunali nonese e solandre, da tempo impegnate a portare avanti una campagna per salvare gli uffici giudiziari periferici così come alcuni legali di Primiero.
 

  • Presidenza bis per Malossini/Mario Malossini è stato riconfermato – dopo le polemiche dei giorni scorsi – alla presidenza della Commissione dei Dodici, organismo che regolamenta i rapporti tra Stato e le Province autonome di Trento e Bolzano. Il voto è stato espresso nella riunione di Roma, alla quale ha partecipato anche il ministro per i Rapporti con le Regioni Piero Gnudi. Per l’elezione di Malossini ha votato anche il segretario del Pd trentino fresco di nomina nella Commissione Michele Nicoletti, mentre s’è astenuto Roberto Pinter.
Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *