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Trento, operazione antidroga in Val di Fiemme: tutti i nomi (VIDEO)

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Le perquisizioni – All’alba di lunedì gli uomini dell’Arma del Comando Provinciale di Trento e delle Compagnie di Firenze Scandicci, Verona Villafranca e Cecina (LI), con il supporto delle unità cinofile di Laives (BZ) e Torreglia (PD), hanno tratto in arresto e tradotto in carcere con l’accusa di spaccio di stupefacenti in concorso, le seguenti persone:

ANWAR YOUSSEF, Marocco classe 1965;
DAGOSTIN ADRIANA, Cavalese classe 1973;
LEPORATTI ALBERTO, Bolzano classe 1972;
SKENDERI ENIS, Albania classe 1991;
BOUCHTATY ABDELFATTAH, Marocco classe 1985;
LIMENA ALBERTO, Verona classe 1962.

Due sono nel carcere di Brescia, uno a Bergamo, uno a Bolzano, uno a Firenze e uno a Verona. L’Ordinanza, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Trento, è stata firmata dal Dott. Francesco Forlenza.

Cento militari al lavoro –
All’operazione – Hanno preso parte circa 100 militari, tra quelli che hanno operato in provincia ed i colleghi in supporto nelle altre città in cui sono state eseguite le ordinanze (dove effettuato le perquisizioni), nonché due unità cinofile antidroga dei Nuclei di Laives (BZ) e Torreglia (PD), rispettivamente di nome «Claus» e «Falco»

Sono state effettuate 23 perquisizioni nei confronti di altrettante persone che non risultano indagate ma considerate vicine all’attività di spaccio in Trentino e nel vicino Veneto. Sequestrato un centinaio di grammi di hashish, materiale per il confezionamento e diverse schede sim relativi ad alcuni telefoni cellulari utilizzati per gli scambi.

?GUARDA IL VIDEO DEI CARABINIERI


Le indagini – Partite dall’arresto di Dellino Cosimo Damiano, 35enne di origine barese, che nel maggio del 2011 fu arrestato con un grosso quantitativo di stupefacente, l’indagine è proseguita sia basata su importanti elementi conoscitivi forniti dalle locali Stazioni Carabinieri, che tecnica.

Diretta dalla locale Procura della Repubblica (Dott. Davide Ognibene) che ha condotto in meno di un anno e mezzo a recuperare circa 500 g. di cocaina e 200 g. di hashish, un portatile, 7 cellulari ed altrettante sim, tutti strumenti utili a tenere la rete informativa. I presunti spacciatori vendevano la droga, di cui si rifornivano a Verona, in due esercizi pubblici di Daiano e Cavalese. Ritrovati molti bilancini e diverse dosi sia di cocaina che hashish, nonché strumenti atti all’assunzione delle stesse.

Nel periodo oggetto d’indagine gli odierni arrestati, tutti residenti o comunque aventi interessi nell’area della Val di Fiemme, avevano costituito un ben organizzato gruppo delinquenziale, in grado di approvvigionare settimanalmente quantità rilevanti di stupefacente, principalmente del tipo cocaina e hashish, nell’ordine di circa 100 grammi a settimana, che veniva poi spacciata un po’ a tutte le fasce d’età e sociali, con prevalenza nella fascia di età che va dai 20 ai 40 anni.

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