NordEst

Trento, finanziato progetto ‘Scommettiamo sui giovani’

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L’iniziativa sperimentale, riguarda la prevenzione psico-sociale del disagio infantile. Oltre alla Provincia autonoma di Trento, sono coinvolte l’Università degli Studi di Trento e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. E’ in programma per il 3 ottobre 2012 un seminario, nel corso del quale saranno delineate le possibili evoluzioni dei servizi territoriali a sostegno della genitorialità e della salute mentale in età evolutiva.
 
Investire sui giovani risulta, alla lunga, sempre vincente. Ci sono progetti che fin da subito dimostrano la validità e l’utilità sociale. E il caso di “Scommettiamo sui giovani”, progetto di ricerca-intervento voluto per promuovere la tutela della salute mentale in età evolutiva e prevenire le condizioni che possono essere causa di disagio e di comportamenti antisociali in età adulta. 
 
L’obiettivo è di sperimentare un intervento di prevenzione fortemente basato su visite domiciliari (home visiting) da parte di personale sanitario (ostetriche) ed educativo (educatrici professionali), rivolto a madri in condizioni di rischio psico-sociale, al fine di supportare le loro capacità genitoriali e ridurre le probabilità che nel bambino si sviluppino forme di disagio.
“Scommettiamo sui giovani” ha preso avvio in Valsugana e Primiero, Alto Garda e Ledro, per arrivare a Trento, e ha coinvolto complessivamente oltre 100 madri, che si sono confrontate con operatori sociali e sanitari, formati dall’Università di Trento (Facoltà di Scienze cognitive). 
 
A tutte le famiglie coinvolte è stato garantito un accesso facilitato ai servizi di comunità consentendo ai partecipanti di fare un uso migliore dei servizi prescolari, sanitari e sociali presenti sul territorio. A ciascuna coppia madre-bambino è garantito un accompagnamento di 27 mesi, 3 mesi durante la gravidanza e 24 mesi dalla nascita del bambino. Gli effetti del progetto saranno valutati sulla base di analisi statistiche di confronto tra il gruppo di trattamento e il gruppo di controllo, utilizzando strumenti standard che misurano il benessere della madre, le competenze parentali, la relazione madre-bambino, lo sviluppo psico-affettivo del bambino. Sono previsti inoltre momenti di valutazione dell’efficacia dell’intervento.
 
Al fine di garantire modalità di lavoro condivise tra tutti gli operatori sociali e sanitari coinvolti, sono stati effettuati incontri di formazione specifici da parte del personale dell’Università nonché supervisioni di gruppo a cadenza quindicinale. Sulla scorta dell’interesse emerso la Facoltà di scienze cognitive dell’Università degli studi di Trento, ha organizzato inoltre nel 2011 un Master di I livello direttamente collegato al progetto Scommettiamo sui giovani, dal titolo: “Metodologie di intervento educativo in contesti specifici e territoriali”. 
 
Il progetto Scommettiamo sui giovani sta riscuotendo interesse anche al di fuori della provincia di Trento; numerose sono le richieste di informazioni sul progetto e sul Manuale di intervento.
 
L’obiettivo di allargare ad altre realtà italiane progetti simili a Scommettiamo sui giovani, si sta realizzando grazie ad alcuni preliminari contatti con i Dipartimenti materno-infantile di altre Aziende Sanitarie. E’ in programma per il 3 ottobre 2012 un seminario che, nel dar conto dei risultati raggiunti, delinei le possibili evoluzioni dei servizi territoriali a sostegno della genitorialità e della salute mentale in età evolutiva.
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