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Treno Calalzo – Padova, Manife-Stazione contro i tagli sulla linea Sabato 21/11 alle 12.30

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L’Amministrazione comunale di Feltre, unitamente all’Unione Montana Feltrina, con il supporto di studenti e comitati, ha organizzato per sabato 21 novembre una manifestazione per dire NO alla soppressione del diretto Belluno-Padova e per chiedere alla Regione investimenti immediati sulla tratta ferroviaria Padova-Calalzo

feltretreni

Feltre (Belluno) – La manifestazione inizierà sabato alle ore 12.30 in piazza Isola a Feltre. Da qui partirà un corteo che raggiungerà la stazione di Feltre, dove si terranno alcuni interventi.
Alla manifestazione parteciperanno i sindaci del Feltrino e della Valbelluna, del Primiero e dell’Alto Trevigiano, oltre che studenti, pendolari e cittadini.

Il volantino: “Difendiamo il nostro treno”

“La Regione Veneto e TrenItalia hanno in progetto di indebolire progressivamente la tratta Calalzo-Padova, istituendo un cambio a Montebelluna. Ciò comporterebbe un aggravio dei tempi di percorrenza e condizioni ancora più disagevoli per gli utenti del Bellunese e dell’Alto Trevigiano. È un progetto senza futuro e senza investimenti, caratterizzato da treni vecchi e poco capienti per Treviso, da occasionali corse dirette Padova-Belluno, da vecchi treni Montebelluna-Padova.

feltre

Chiediamo che la Regione Veneto e TrenItalia si impegnino a investire sulla tratta Calalzo-Padova, anche nel tratto Belluno-Montebelluna, migliorando il servizio reso agli utenti. Da troppi anni attendiamo degli investimenti che arrivano solo sul resto del territorio regionale. Servono nuovi treni, adeguati alle esigenze dei cittadini.

Non è possibile continuare ad assistere a ritardi, rotture e altri inconvenienti frutto dei mancati investimenti, del tentativo di incrementare la mobilità su gomma e del disinteresse sempre più evidente che Venezia dimostra per il nostro territorio.

Non è possibile assistere passivamente alla marginalizzazione che la Regione mette in atto nei confronti della Provincia di Belluno e dei suoi abitanti, disinteressandosi quasi totalmente delle dicoltà di chi vive e abita la montagna. Non basta né un cambio di orario né una promessa di maggior puntualità quando per Regione Veneto e TrenItalia questa è un treno che arriva con 5’ di ritardo!”

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