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Strage Lutago, Lechner resta in carcere. Restano gravi condizioni di alcuni feriti

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Interrogatorio di garanzia interrotto dalle lacrime del giovane: è di 7 morti e 10 feriti il bilancio del tragico incidente stradale in Valle Aurina in Alto Adige. Due le persone ancora in terapia intensiva, una è grave

L’automobile che ha investito una comitiva di giovani turisti tedeschi davanti al loro albergo a Lutago, in Alto Adige, 6 gennaio 2020

 

Bolzano – Resta in carcere Stefan Lechner, il giovane di 27 anni accusato di omicidio stradale aggravato dall’uso di alcol e dal numero del vittime per aver investito e ucciso sei persone con la sua auto la notte del 5 gennaio scorso a Lutago, in val Aurina. Un’altra vittima è deceduta lunedì in ospedale a Innsbruck. Restano critiche le condizioni di un altro giovane investito, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Bolzano.

Lechner, hanno riferito i suoi legali, Alessandro Tonon e Alberto Valenti, è molto provato, tanto che l’interrogatorio di garanzia in carcere davanti al gip e al pm che si è svolto in mattinata è stato spesso interrotto dalle lacrime di disperazione del giovane, che viene trattato con dei calmanti e sorvegliato h24.

Non sono stati chiesti gli arresti domiciliari perché la difesa ritiene che l’incolumità del giovane, pesantemente provato dalla tragedia e molto fragile, sia maggiormente garantita in carcere.

Molto gravi alcuni feriti, trasferite le salme

Restano gravissime le condizioni del giovane turista tedesco ricoverato in rianimazione all’ospedale di Bolzano.

Un altro paziente è ricoverato in coma farmacologico all’ospedale di Brunico e uno a Innsbruck. La gran parte degli altri feriti nel frattempo sono stati dimessi. Sono tornate in Germania anche le salme delle vittime dopo il nullaosta della Procura di Bolzano.

Le vittime dell’incidente

Erano tutti molto giovani, tutti di nazionalità tedesca. Insieme a Rita Felicitas Vetter sono morti Julius Valentiin Uhlig di Colonia, Katarina Majic, Julian Vlam di Siegen, Rita Bennecke di Remschied e Philipp Schulte che 23 anni li avrebbe compiuti solo tra pochi giorni.

Una comunità distrutta dal dolore

È Stefan Lechner, 27 anni di Chienes in val Pusteria, l’automobilista coinvolto nel tragico incidente. In via precauzionale il giovane è stato ricoverato in ospedale.

Nel frattempo, è giunto da Milano in valle Aurina il console tedesco per incontrare i concittadini, membri della comitiva di turisti tedeschi, che la scorsa notte hanno perso sei amici. Per il momento non sono state ancora formalmente riconosciute tutte le vittime, che provengono della zona di Renania (zona di Colonia) e Dortmund.

Le indagini della Procura

La Procura della Repubblica informa di aver avviato immediatamente dopo il grave incidente avvenuto a Lutago (Bz) le indagini preliminari. Nel corso della mattinata di domenica il pubblico ministero incaricato ha partecipato ad un sopralluogo e ricostruito la dinamica dell’incidente sulla base degli elementi attualmente a disposizione.

Le vittime sono tutte scese da un autobus che proveniva da Cadipietra (Bz) ed era diretto in direzione Sud. Il luogo dell’incidente si trova a Lutago di Sopra (Bz), era illuminato, con un limite di velocità di 50 km e in prossimità delle strisce pedonali.

L’autista del bus si è fermato in un punto della strada indicato come fermata per autobus. Per arrivare al loro albergo le vittime dovevano attraversare la strada e percorrere alcuni passi in direzione nord.

L’autovettura proveniva da sud. Allo stato attuale non è del tutto chiaro a quale altezza della careggiata è stato colpito il primo pedone. Subito dopo l’investimento il guidatore ha perso il controllo della propria autovettura ed è andato a collidere contro un mucchio di detriti sul margine destro della
strada. Sulla base della dinamica finora accertata è da ritenere che l’autovettura procedesse in eccesso di velocità. Verrà valutata un’eventuale perizia per determinare la velocità tenuta dal veicolo.

Il tasso alcolemico

L’autovettura ed il telefono cellulare dell’indagato sono stati sequestrati. Il materiale probatorio verrà analizzato nei prossimi giorni. Il guidatore è stato sottoposto ad un test con etilometro. Il test ha dato come esito la presenza di un tasso minimo pari ad 1,97 g/l di alcool nel sangue. Sono stati altresì prelevati campioni di sangue ed urina. Domenica in mattinata, presso l’ospedale di Bolzano, sono state eseguite le ricognizioni cadaveriche. Le cause di morte sono chiare, pertanto non sarà necessario procedere ad autopsia. Non appena le salme verranno riconosciute dai parenti verrà dato il nulla osta alla sepoltura. Due ulteriori vittime si trovano in grave pericolo di vita.

L’indagato è stato arrestato per la violazione dell’art. 589-bis codice penale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dalla pluralità delle vittime con una pena edittale massima prevista pari ad anni 18 di reclusione, ed attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale di Brunico. Non appena possibile verrà trasferito presso la Casa circondariale di Bolzano.

Nel corso della mattinata di lunedì la Procura della Repubblica formulerà la richiesta di convalida dell’arresto. L’udienza di convalida si svolgerà presumibilmente nella giornata di martedì o mercoledì.

L’arresto del giovane

E’ in stato d’arresto l’automobilista che provocato l’incidente con sei morti la scorsa notte in valle Aurina. L’accusa è di omicidio stradale e lesioni stradali. Si tratta di un 28enne della zona, risultato positivo all’alcoltest.

L’auto è piombata a tutta velocità sul gruppo di ragazzi germanici, età fra i 20 e i 25 anni, in vacanza in Alto Adige e che erano di fianco ad un pullman che avrebbe dovuto riportarli in albergo, dopo una serata passata in una discoteca. Alla guida dell’auto, con un tasso alcolemico superiore alla norma, un 28 enne di Chienes, che attualmente è piantonato all’ospedale di Brunico per accertamenti.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale. Nel violentissimo impatto 6 ragazzi, tutti di nazionalità germanica, sono morti sul colpo.

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