NordEst

Terremoto: comune abruzzese intitola via centrale a Trentino

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Cerimonia nel borgo abruzzese di Villa Sant’Angelo per l’intitolazione delle vie del nuovo villaggio Map (Moduli abitativi provvisori), costruito dopo il terremoto per ospitare chi era rimasto senza un tetto. La via principale è stata intitolata alla provincia di Trento, che ha realizzato interamente il villaggio.

Presente alla cerimonia il presidente Lorenzo Dellai – giunto in Abruzzo assieme al capo della Protezione civile Raffaele De Col – , assieme al sindaco del comune abruzzese Pierluigi Biondi, che ha ringraziato ancora una volta l’enorme impegno profuso dal Trentino per alleviare i disagi e le sofferenze dei terremotati. "Questa gentilezza di intitolare al Trentino una via all’interno di quello che già oggi si chiama Borgo Trento – ha detto Dellai – rappresenta per noi un ulteriore segno di affetto e di stima nei confronti di tutti i trentini, e andrà a ulteriore rafforzamento della nostra amicizia, un’amicizia che va oltre l’emergenza e si consolida nel tempo."

 
Toccante evento oggi a villa Sant’Angelo, uno dei comuni abruzzesi colpiti dal terremoto di due anni fa, che ha deciso di intitolare le strade del villaggio Map sorto dopo il sisma. 
Dopo la recente cerimonia con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stata questa una nuova occasione per ricordare la grande mobilitazione di due anni fa, a cui tutto il Trentino ha partecipato con grande slancio.
 
Vista la ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia la volontà delle autorità abruzzesi è stata di individuare alcuni esempi di italiani che si sono distinti in vari campi (culturale, sociale, sportivo, istituzionale) nonché di sottolineare l’impegno del ‘sistema Paese’ nella gestione del post-terremoto. La via principale del villaggio si chiamerà da oggi "Corso Provincia di Trento", come tangibile segno di riconoscimento al Trentino, che ha realizzato per intero il villaggio.
 
L’amministrazione ha voluto inoltre "raccontare" – come spiegato dal sindaco Biondi – le vicende di donne e uomini che appartengono a quella storia “minore” del nostro Paese, poco conosciuta ma altrettanto importante, che fornisce esempi quotidiani di eroismo o di creatività Naturalmente, i nomi scelti rappresentano solo un pezzo delle mille storie che si incrociano quando si parla dell’Italia.
Si va da Peppino Impastato e Rosario Livatino, giovani che non ebbero paura di combattere la mafia, a Almerigo Grilz e Antonio Russo, giornalisti coraggiosi morti sui fronti di guerra. C’è, poi, spazio per il grande genio abruzzese, rappresentato dallo scrittore Ennio Flaiano, scrittore e giornalista nonché collaboratore di mostri sacri del cinema quali Fellini e Monicelli, da Corradino D’Ascanio, ingegnere inventore del primo prototipo di elicottero e progettista della Vespa Piaggio, da Nazzareno De Angelis, celebre cantante lirico.
Abruzzesi, seppure solo di origine, perché di famiglie di emigrati, sono anche John Fante, straordinario narratore americano, Rocky Marciano, negli anni ’50 incontrastato campione mondiale di pugilato e Pietro Di Donato, operaio edile divenuto famoso per un romanzo sulla condizione dei muratori.
E l’elenco sarebbe ancora lungo.
Un’unica piazza, infine, quella che porta la data del 6 aprile 2009, il giorno più tragico per Villa Sant’Angelo e i paesi del cratere sismico, quale ricordo indelebile del dolore ma anche della volontà dell’intera comunità locale di mantenere, insieme al ricordo, la volontà della rinascita. 
 
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