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Terremoto in Nepal, 50.000 euro di aiuti dal Trentino, stanno bene i tre dispersi

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Il Trentino stanzia 50.000 euro per alimentare subito il fondo aiuti umanitari per il terremoto in Nepal

nepal

Trento – L’ha annunciato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, insieme all’apertura di un conto corrente per finanziariamente progetti di solidarietà in favore della popolazione del Nepal.

Conto corrente intestato alla Provincia autonoma di Trento, UniCredit spa, IBAN:

IT 12 S 02008 01820 000003774828, causale “Fondo Nepal”. Pronti i tecnici del Soccorso alpino a partire.

Si temono altre scosse

Il governo del Nepal ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale mentre il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime del devastante sisma del weekend è salito ad oltre cinquemila vittime e quasi 8mila feriti, mentre il premier dice di temere che i morti possano essere diecimila. “Non siamo preparati ad un disastro di questa entità – ha dichiarato il ministro dell’Interno, Bam Dev Gautam – non abbiamo sufficienti risorse ad abbiamo bisogno di più tempo per portare aiuto a tutti”. (FOTO)

Nel frattempo l’Unità di crisi della Farnesina è riuscita a riprendere i contatti con diversi italiani di cui non si avevano più notizie dopo il terremoto in Nepal. Lo rende noto un comunicato della Farnesina, secondo il quale è orasceso a una decina il numero di italiani che si sta ancora cercando di raggiungere.

Sta bene altoatesino disperso

Sta bene Aaron Hell, il bolzanino 22enne disperso dopo il terremoto in Nepal. Nel primo pomeriggio di martedì, il ragazzo ha inviato un sms via Skype alla madre Carolina comunicando che sta bene e si trova in montagna. “A Kathmandu tutto è distrutto”, ha aggiunto. “Sono felicissima”, ha detto la madre. Aaron era in Nepal da due mesi. Doveva rientrare in Alto Adige giovedì scorso, ma ha prolungato il soggiorno per un trekking nel parco nazionale di Langtang, dove è stato sorpreso dal terremoto.

Salvi anche i due trentini

Hanno contattato le famiglie due giovani trentini che fino a ieri non avevano dato notizie di loro dopo il terremoto in Nepal. Si tratta di Giovanni Stolfo, 29 anni, e Michele Dealini, 30 anni, entrambi di Arco. Si trovano a Kathmandu e hanno deciso di fermarsi per aiutare i terremotati. “Restiamo qui a dare una mano” hanno detto via e-mail al capo del Soccorso alpino del Trentino, Adriano Alimonta, dopo avere avvisato famiglie e autorità che sono vivi.

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