Dopo le polemiche dei giorni scorsi sui rimborsi ai truffati dalle banche, il ministro dell’Economia Giovanni Tria rassicura: le norme sui rimborsi ai risparmiatori che hanno perso soldi in conseguenza delle crisi bancarie degli ultimi anni saranno presentate “lunedì” prossimo e saranno scritte in modo da poter “pagare tutti”, ma seguendo “le regole”
NordEst – A margine dell’Eurogruppo a Bucarest, nel Palazzo del Parlamento, Tria fa sapere che “presenteremo le norme che abbiamo scritto lunedì, sabato e domenica stiamo qui”. Quanto ai rimborsi, “vogliamo pagare tutti, quindi bisogna fare in modo che possano essere pagati nel più breve tempo possibile” rimarca. E scongiura i contrasti con Luigi Di Maio raccontati dalla stampa nei giorni scorsi: “Abbiamo detto semplicemente che vogliamo condividere il modo migliore per pagarli il prima possibile” sottolinea Tria.
Per il ministro “sarà fatto tutto quanto in regola, saranno pagati tutti, il prima possibile. Prima si chiude questa norma e prima verranno pagati”. Nel governo, aggiunge, “non ci sono posizioni differenti, stiamo cercando la norma più adatta per pagare tutti. Ovviamente bisogna pagarli secondo le regole, perché altrimenti non si possono pagare. Tutto lì”. Poi, alla domanda se si senta sotto attacco da parte di un settore della maggioranza dopo gli attacchi dei giorni scorsi, risponde: “Non mi sento niente, andiamo avanti tranquillamente“.
Quanto al Def, il Documento di Economia e Finanza, arriverà la settimana prossima e conterrà “obiettivi di bilancio chiari” assicura il titolare di via XX Settembre sotto le volte di marmo del gigantesco Palazzo del Parlamento, voluto da Nicolae Ceausescu. Nessuna anticipazione, però: “devo prima discutere”, precisa Tria. Nel Def, spiega comunque, “ci saranno gli obiettivi di bilancio chiari e il panorama economico”. Un Def con i numeri, quindi. “Senza – dice Tria – non si è mai visto. I numeri ci sono”.
Oggi, a margine dell’Eurogruppo, Tria incontrerà il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici . Obiettivo dell’incontro, ha spiegato Moscovici, sarà “scambiarci le nostre analisi della situazione e sulla condotta da tenere nei prossimi mesi, anche se non abbiamo alcuna decisione da prendere nelle prossime settimane”. Ed è prorio il commissario Ue a lanciare l’allarme sulla crescita: il “ritmo” del semestre europeo, il ciclo Ue di coordinamento delle politiche di bilancio, “è tale” che si tornerà sulla situazione dell’Italia e degli altri Stati membri “poco dopo le elezioni europee. Ma bisogna che ci prepariamo sulle conseguenze di bilancio che” l’andamento fiacco dell’economia “potrà avere, e che non mancherà di avere. Perché una crescita debole ha un impatto immediato sul gettito” spiega Moscovici.
“Non posso dire – continua il commissario Ue – che le notizie sull’economia italiana siano le migliori che abbiamo. Vediamo che la crescita italiana, che era prevista all’1,5% in settembre, che era prevista più o meno all’1% alla fine dell’anno e ora intorno allo 0%, noi diciamo 0,2%, secondo le nostre previsioni che attualizzeremo”. “Il governo italiano – prosegue – dice attorno a zero, alcune istituzioni dicono perfino al di sotto. Sicuramente è un segno del rallentamento della zona euro e segnala i problemi particolari che ha l’Italia, che conosciamo, di competitività e produttività”.
Oltre a Moscovici, Tria incontrerà in un bilaterale anche il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis. Sul tavolo, temi di bilancio ed economici ma è probabile che Tria parli con il politico lettone anche delle norme in arrivo sui rimborsi ai risparmiatori truffati. Oltre a Margrethe Vestager, la commissaria alla Concorrenza, la norma rientra anche nelle deleghe di Dombrovskis (tra l’altro, comprendono la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali).