Mancavano Francesca Gerosa e Claudio Cia (Fratelli d’Italia). Assente anche Giulia Zanotelli poichè la sua nomina non è ancora stata ufficializzata
Trento – Lunedì mattina la nuova giunta provinciale di Trento si è riunita per la prima volta a due giorni dalla firma del decreto con cui il presidente Maurizio Fugatti ha formalizzato la nomina degli assessori e la ripartizione delle competenze. L’esecutivo – erano presenti accanto al presidente anche il vice Achille Spinelli e gli assessori Failoni, Gottardi e Tonina – ha approvato una serie di delibere urgenti che riguardano l’attività dell’Avvocatura.
La crisi con FdI
Bocche cucite su una possibile soluzione allo stallo che si sta consumando in queste ore, con le possibili dimissioni di Cia e Gerosa, delusi dalle competenze assegnate.Nelle scorse ore non ci sono stati “contatti formali” con il governatore. “Il presidente – ribadisce il commissario di FdI, Alessandro Urzì – sa che è mancato il rispetto degli accordi assunti dai partiti prima delle elezioni. Esiste un problema di equilibrio all’interno della giunta provinciale”. Urzì si riferisce alla mancata nomina di Gerosa a vice presidente dell’esecutivo, come invece concordato la scorsa estate, quando Fdi rinunciò a candidarla alla presidenza della Provincia autonoma e annunciò il sostegno a Fugatti. Non convincono neanche le deleghe assegnate venerdì ai due esponenti di Fdi. Secondo il commissario di Fratelli d’Italia, “nell’interesse del Trentino dovrebbero essere assunti interventi per conservare la giunta nella sua interezza e per poter subito iniziare a lavorare, attenendoci al programma al quale siamo ancorati”.
Critico il Sindaco di Trento
“Come trentino sono, per usare un eufemismo, in imbarazzo. Mi pare evidente che quello che sta succedendo è una questione di rapporti tra Salvini e Meloni e che il Trentino è ostaggio di questa questione di potere”. Lo ha detto, a margine di una conferenza stampa, il sindaco di Trento Franco Ianeselli in merito al dibattito tra Fratelli d’Italia e la Lega per la formazione del nuovo governo provinciale.
“Che la Giunta provinciale debba essere decisa a Roma – ha aggiunto – è una tristezza per tutti noi trentini”. “Come istituzione, speriamo di poterci relazionare con una giunta che è in grado di dialogare su questioni di attualità, bypass ferroviario per dirne una. Siamo su questo livello qua che è molto triste, ma triste forte”, ha concluso il sindaco di Trento.
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