Rispetto all’anno precedente, si è registrato un aumento della spesa pensionistica pari all’1,8%

NordEst – Nel 2012, rileva l’Istat, le pensioni di tutti gli italiani sono costate 270 miliardi e 20 milioni di euro, l’1,8 per cento in più rispetto all’anno precedente. In Calabria, si è registrato il livello massimo di incidenza sul Pil regionale (21,83 per cento), mentre il minimo nella provincia autonoma di Bolzano (11,24). E’ la Liguria, invece, la regione in cui la spesa pensionistica procapite è risultata più elevata, pari a 6.051 euro (3.275 euro in Campania, valore minimo), mentre il reddito pensionistico più alto viene percepito dai laziali, ovvero 19.163 euro (il più basso dai pensionati della Basilicata: 13.858 euro).

Buona parte dei pensionati italiani, (il 51,4 per cento nelle Isole e il 50,9 per cento al Sud) prende meno di mille euro al mese, mentre le quote più elevate di pensionati d’oro (sopra i 5mila euro al mese) sono nel Centro (1,9 per cento) e nel Nord-Ovest (1,4). Ciò è associato anche alla diversa incidenza delle tipologie pensionistiche sul territorio. Si segnala, infine, che il rapporto più elevato tra pensionati e occupati si è riscontrato i Calabria: 90,1 pensionati ogni 100 occupati, mentre il più basso nella provincia autonoma di Bolzano, con 51,9 pensionati ogni 100 occupati.