L’Agenzia per la sicurezza del volo: “Le manovre hanno evitato potenziali catastrofiche conseguenze”
NordEst – L’incidente risale al 22 dicembre del 2022 quando un aereo da turismo fece un atterraggio di emergenza sulle montagne del Lagorai. Si fermò poco sotto la forcella di Valmaggiore a 2.150 metri di quota, nel comune di Predazzo. A bordo la pilota e due passeggeri tutti illesi grazie alla prontezza di chi in quel momento conduceva il velivolo, e la spessa coltre di neve che attutì l’impatto. Mentre secondo le prime ipotesi fu un guasto meccanico a richiedere la manovra di emergenza l’indagine dell’ANSV (agenzia nazionale per la sicurezza del volo) ha concluso che a causare l’incidente è stato l’errore umano e in particolare l’errata pianificazione del volo e l’inesperienza del pilota, Silvia De Bon, di Longarone. Secondo l’indagine dell’ANSV ha però gestito correttamente l’emergenza evitando conseguenze tragiche per lei e i passeggeri (il fratello e la sua fidanzata).
Il Piper era partito dall’aeroporto di Belluno per atterrare a Trento. Il piano di volo prevedeva il rientro con un avvicinamento all’aeroporto di Bolzano per poi sorvolare Cortina. Il pilota però, dopo un touch and go (tocca e riparti) sulla pista altoatesina, ha deciso di rientrare direttamente sorvolando Moena e Predazzo. Proprio a Predazzo il Piper imboccava la valle che sale alla Forcella di Valmaggiore non riuscendo a superare le montagne e impattando sulla neve poco lontano dal bivacco Paolo e Nicola (a circa 2.150 metri di quota). Un atterraggio di emergenza che, anche grazie allo spesso manto di neve, non ha auto conseguenze per gli occupanti.
