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Tragedia Marmolada, avvistati nuovi resti: 7 vittime accertate. Presidente Draghi a Canazei con governatori NordEst e Protezione civile (VIDEO)

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Il numero delle vittime della tragedia della Marmolada è probabilmente destinato ad aumentare, mentre il numero dei dispersi è salito a una ventina di persone. Investite una cordata di alpinisti trentini e vicentini. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di disastro colposo. Il premier Mario Draghi arrivato nel pomeriggio a Canazei

Un importante seracco di ghiaccio è crollato sulla Marmolada: il distacco, secondo informazioni del Soccorso Alpino, si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, 3 Luglio 2022 [ph SOCCORSO ALPINO]

 

NordEst (Adnkronos) – Il premier Mario Draghi ha visitato lunedì pomeriggio, il centro dei soccorsi dopo il crollo di un pezzo di ghiacciaio della Marmolada. Presenti i vertici della Protezione civile e i Presidenti della Provincia di Trento, Fugatti, di Bolzano Kompatscher e del Veneto, Zaia. Hanno incontrato le famiglie che attendono da ore notizie delle persone scomparse.

Continuano le ricerche

Il numero dei morti provocati dalla valanga sulla Marmolada potrebbe essere molto più alto rispetto alle 6 vittime accertate finora dopo il crollo avvenuto ieri. “Temo che le vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo visto il numero dei dispersi e il fatto che siano rimaste parcheggiate 16 auto”, dice all’Adnkronos il procuratore di Trento, Sandro Raimondi.

“La prima cosa da fare in questo momento è l’identificazione delle vittime che non sarà facile, servirà l’esame del dna”, spiega. Sono continuate nel corso della notte e continuano anche oggi le attività dei soccorritori sul ghiacciaio per cercare eventuali superstiti dopo la valanga di ieri. Le attività notturne non hanno però portato risultati. “Durante la notte c’è stato l’intervento dei droni sul ghiacciaio ma non ha dato esito. Non possiamo ancora sapere quanti sono i dispersi. I parenti delle vittime sono ora a Canazei”, hanno fatto sapere fonti del soccorso alpino di Trento all’Adnkronos.

“Al momento sono 17 i dispersi accertati e 8 i feriti di cui 2 gravissimi in terapia intensiva“, spiegano gli inquirenti all’Adnkronos.

Sono inoltre in corso le procedure di identificazione delle sei vittime al momento registrate. “Ci risultano tra i morti 3 italiani dal Veneto e un cecoslovacco, stiamo aspettando la conferma formale. Le altre due vittime devono essere ancora identificate. Le salme sono state collocate presso il Palaghiaccio di Canazei”, hanno riferito fonti dei Carabinieri di Trento all’Adnkronos.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime della tragedia della Marmolada, riconoscenza ai soccorritori e vicinanza alle comunità locali. Lo rende noto il Quirinale in un comunicato.

“La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della #Marmolada è scesa da una velocità di 300 chilometri l’ora. È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l’area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco. Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un’altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell’equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza. Il materiale che si è staccato è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un’altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l’ora”. Lo ha scritto su Facebook il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti in merito al crollo del ghiacciaio della Marmolada avvenuto ieri sera.

Le operazioni di soccorso

I soccorsi della Protezione civile del Trentino sono scattati immediatamente: sono stati impiegati sei elicotteri, personale del Soccorso alpino e speleologico con le unità cinofile, Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza provenienti anche dalle vicine province di Bolzano, Belluno e Venezia.

Le operazioni vengono coordinate presso la caserma dei vigili del fuoco di Canazei, sede anche del soccorso alpino. Sul posto sono presenti anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il vicesindaco di Canazei, Diumitri Demarchi. I feriti sono stati accolti in negli ospedali di Trento, Bolzano, Belluno e Treviso. I soccorritori hanno recuperato anche 4 persone illese.

Dopo la bonifica via terra dei soccorritori e delle unità cinofile, vista la situazione pericolosa per la possibilità di distacchi di altre valanghe e per scongiurare il più possibile il pericolo per gli operatori, intorno alle 15.30 è stato fatto intervenire l’elicottero di Trentino Emergenze dotato di Artva a bordo e con agganciata la campana Recco – una tecnologia utilizzata per la ricerca di persone disperse che viene agganciata all’elicottero e consente di captare dei segnali provenienti da superfici riflettenti e da dispositivi elettronici – per effettuare una ulteriore bonifica dall’alto.

Le immagini del distacco (twitter)

Sono state emanate ordinanze di divieto di accesso e percorrenza dell’area interessata dalla valanga congiuntamente dai Comuni di Canazei e Rocca Pietore, fino a quando non sarà accertata la natura del distacco con gli opportuni rilievi glaciologici e geologici.

L’intervento del Suem Bellunese

Nell’ambito dell’operazione di soccorso in Marmolada la Centrale Operativa 118 di Trento, competente per territorio, ha richiesto il supporto delle Centrali operative vicine, tra cui quella di Pieve di Cadore. L’ulss Dolomiti ha inviato sul posto l’elisoccorso Falco da Belluno e Delta Echo, attivo dal primo luglio, da Cortina, oltre all’ambulanza di Rocca Pietore per i soccorsi via terra, con la regia del Coordinamento Regionale Emergenza Urgenza.

Falco ha poi trasportato due feriti in codice giallo (gravi ma non in pericolo di vita) all’ospedale di Belluno. Delta Echo ha elitrasportato un paziente critico in codice rosso all’ospedale di Treviso. Sono in corso gli accertamenti sui due pazienti, un uomo e una donna stranieri, attualmente ricoverati all’ospedale di Belluno.

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