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50° Marcialonga a Trento: innevato ma criticato. Sindaco Ianeselli: “La sostenibilità si costruisce giorno per giorno” (VIDEO)

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Fuochi d’artificio e protesta ambientalista per la minipista di neve, realizzata per il 50esimo di questa manifestazione che ha scritto la storia dello sport in Trentino. Evento accolto da un gruppo di ambientalisti che ha manifestato la propria contrarietà sulle modalità organizzative della manifestazione. Fugatti: “Evento di tutto il Trentino”


 

Trento – Cerimonia di apertura a Trento con 36 bandiere a sfilare sulla neve ma non senza polemiche per la pista di neve ricreata in centro città. Angelo Corradini, il sindaco Ianeselli ed il presidente Fugatti aprono i “giochi”. Tanta gente e tante autorità in Piazza Duomo per il 50° della mitica granfondo. Piazza Duomo di Trento si è trasformata giovedì pomeriggio in uno ‘stadio’ con una pista da fondo che partiva da Via Belenzani e faceva il giro della fontana del Nettuno illuminata, così come le facciate del Duomo con il prezioso stemma dorato: Marcialonga “The Number 50 Edition”.

La replica del sindaco Ianeselli

Le voci e i volti della Marcialonga

Le voci del coro della Sosat hanno inaugurato la speciale cerimonia con le canzoni montanare e l’inno della Marcialonga, datato 1971, a celebrare la storia del territorio trentino, mentre a fianco scorrevano le splendide immagini in bianco e nero e quelle più recenti della mitica Marcialonga. Sulla pista in centro a Trento hanno sfilato molti personaggi che hanno scritto la storia della granfondo trentina, e molti giovani fondisti provenienti da alcuni sci club locali che hanno portato con onore le 36 bandiere in rappresentanza delle varie nazioni iscritte alla 50.a edizione di domenica.

A fare da apripista è stato Mario Cristofolini, presidente della LILT di Trento, a sventolare la bandiera dell’Argentina, seguito dagli inarrestabili senatori Fabio Lunelli (classe 1943), Odillo Piotti di 83 anni, Luigi Delvai (classe 1943), fiammazzo doc accompagnato dalla nipote Clarissa, e Costantino Costantin. A portare con orgoglio la bandiera della Finlandia c’era Juha Viljamaa, presidente della Worldloppet, seguito dalla Soreghina Sabrina Pellegrin a sfilare con la bandiera dell’Irlanda.

Il pubblico ha poi applaudito l’arrivo di Ulrico Kostner, primo vincitore della Marcialonga nel 1971, il campione Fulvio “Bubo” Valbusa, ultimo italiano a vincerla, Fernando Zorzi, storico volontario e infine il patron Angelo Corradini, vestito di tutto punto in stile vintage per l’evento. Sul palco sono saliti il sindaco di Trento Franco Ianeselli e il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti: “Marcialonga è patrimonio di tutto il Trentino, oltre che delle Valli di Fiemme e Fassa”. Il presidente Corradini ha poi consegnato il trofeo in legno a Ianeselli e Fugatti, in ricordo della 50.a edizione.

Infine il pubblico ha accolto con un grande applauso i fantastici tre campioni olimpionici fiemmesi: Franco Nones, primo oro olimpico a Grenoble 1968 con il pettorale numero 26, Cristian Zorzi medaglia d’oro e Antonella Confortola, medaglia di bronzo, nella staffetta di Torino 2006, poi c’era Fulvio Valbusa, quest’ultimo a ricevere dalla giovane fondista Camilla Morelato il pettorale numero 760 di Marcialonga che indosserà domenica. Il finale è stato scoppiettante, con esplosioni di luci, colori e coriandoli a dare l’avvio ufficiale alla 50.a Marcialonga. Venerdì primo atto, con lo start della Marcialonga Baby alle 15.30, la suggestiva Marcialonga Story alle 16.30 e l’apertura delle porte al Palafiemme di Cavalese per il ritiro dei pettorali. 


La cerimonia a Trento (VIDEO)


La conferenza stampa e le interviste

  • Mario Tonina – Assessore urbanistica, ambiente e cooperazione PAT
  • Angelo Corradini – Marcialonga O.C. President & Marketing director
  • Franco Ianeselli – Sindaco di Trento

 

 

 

 

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