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Le Acli trentine bocciano i privilegi della politica: “Subito un fondo contro le povertà”

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Il movimento precisa: “Non si dimentichia che a quei soldi gli ex politici possono anche rinunciare volontariamente”

acli

Trento – “La Presidenza delle Acli Trentine esprime una profonda preoccupazione e irritazione in merito alle recenti notizie relative alle “indennità”, vitalizi e pensioni d’oro pubblicate e diffuse dagli organi di comunicazione in questi giorni.

Se si voleva affossare, forse definitivamente, la credibilità dell’Autonomia nei confronti dell’opinione pubblica nazionale ed europea, potremmo dire che i nostri politici ci sono riusciti.

È scandaloso e inaccettabile, oltre che insostenibile per le casse pubbliche, questo trattamento riservato agli ex politici e alle loro famiglie tramite la reversibilità, specie in un momento dove, giorno per giorno, sono sempre di più le persone che soffrono per la morsa della crisi, per le difficoltà lavorative o per la disoccupazione.

Non dimentichiamo inoltre che, quanto a vitalizi e pensioni d’oro, ci sono stati anche coloro, in verità pochissimi, che hanno saputo rinunciarvi rispedendo al mittente un ingiusto, iniquo e irricevibile privilegio.

Siamo pertanto convinti della necessità di una reazione responsabile da parte di questi ex amministratori ed ex consiglieri regionali che passi attraverso un atto di coscienza che rifiuti ogni privilegio e immeritato obolo pubblico anche attraverso la costituzione di un fondo pubblico contro le povertà garantito dalle istituzioni e gestito in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore impegnate sul fronte del volontariato sociale”.

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