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Frenata delle importazioni in Trentino, export in flessione. Bankitalia: rallenta l’economia

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Nel 2023 il Pil del Trentino Alto Adige è aumentato poco più dell’1%. Il dato è della Banca d’Italia che ha presentato il suo report annuale sulla congiuntura economica in regione. Ecco anche i dati Istat elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della camera di commercio di Trento


 

Trento/Bolzano – Con il valore di 1,35 miliardi di euro, nel primo trimestre del 2024 le vendite trentine all’estero hanno registrato una contrazione (-3,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una performance in linea con quelle del Nord Est (-2,4%) e dell’Italia nel suo complesso (-2,8%), ma decisamente inferiore rispetto al dato del vicino Alto Adige (+9,6%). Lo dicono i i dati Istat elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della camera di commercio di Trento. Le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti del manifatturo (più del 94%). La quota maggiore è da attribuire ai “macchinari ed apparecchi” (20,6%), seguono i “prodotti alimentari e bevande” (16,9%), i “mezzi di trasporto” (13,5%), i “prodotti in legno, carta e stampa” (9,9%) e le “sostanze e i prodotti chimici” (7,6%). Complessivamente, questi cinque settori rappresentano oltre il 68% delle esportazioni provinciali.

Tra le categorie merceologiche, nel primo trimestre le vendite all’estero di “prodotti in legno, carta e stampa” hanno evidenziato un aumento superiore ai 16 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023; performance negative per “prodotti in metallo” (-17,2 milioni) e “mezzi di trasporto” (-16 milioni). Sul fronte delle importazioni è stata invece rilevata una maggiore contrazione: -7,9% su un valore complessivo di merci importate pari a 920 milioni di euro. Le principali quote di merci importate riguardano principalmente i “mezzi di trasporto”, con il 21,7%, seguiti da “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (12,9%) e “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (10,7%).

L’Unione europea ha assorbito il 60% delle esportazioni e dalla medesima zona è derivato il 78,5% delle importazioni. Al primo posto per valore di export la Germania, che raggiunge i 223 milioni di euro, il 16,5% delle vendite sui mercati internazionali. A grande distanza gli Usa con circa 159 milioni di euro (11,8% delle esportazioni complessive), la Francia con 140 milioni di euro (10,4%) e il Regno Unito con 107 milioni di euro (8%). In un trimestre in cui il valore dell’import mostra una sensibile battuta d’arresto, emerge, in controtendenza il significativo aumento (+18%) delle importazioni dalla Francia.


In breve

Nel 2023 l’espansione dell’attività economica nelle province autonome di Trento e di Bolzano si è ridimensionata. In base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) elaborato dalla Banca d’Italia e in linea con quanto previsto dagli Istituti di statistica locali, la crescita annuale in valori reali del Pil in Trentino e in Alto Adige sarebbe stata poco superiore all’1 per cento, leggermente più elevata di quella nazionale. Emerge dal rapporto di Bankitalia sull’economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano. L’andamento – si legge nel documento Divisione analisi e ricerca economica territoriale – ha riflesso lo scarso dinamismo della domanda interna, che ha risentito della fase di restrizione monetaria e del calo del potere di acquisto delle famiglie, e di quella estera, condizionata dalle difficoltà dell’economia tedesca. Questi fattori potrebbero limitare la crescita anche per il 2024. Gli Istituti di statistica provinciali prefigurano anche per quest’anno una debole crescita del prodotto. Nel 2023 i fatturati a prezzi costanti delle imprese industriali sono moderatamente calati in Trentino e in Alto Adige.

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