NordEst

Il Veneto vende 40mila alloggi e il Trentino punta all’ecologico

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Da affittuari a proprietari – Il Veneto guarda oltre la crisi e dopo aver varato il piano casa punta su una nuova iniziativa: un piano vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di trasformare gli attuali inquilini delle Agenzie territoriali per l’edilizia residenziale (Ater) in proprietari. L’iniziativa interesserà oltre 40mila cittadini e permetterà di incassare e reinvestire sul territorio 750 milioni di euro. Il piano vendita dovrebbe diventare operativo dal 31 ottobre. Il piano, che può essere adottato dalla Regione senza alcun parere vincolante da parte dello Stato, sarà comunque portato quanto prima all’attenzione della Conferenza Stato Regioni per diventare modello per le altre realtà italiane.
 
I numeri – Nel Veneto gli alloggi di proprietà delle Ater sono 31mila, mentre 11mila sono degli Enti locali con in totale 91mila inquilini soprattutto a Venezia (11.500) e a Padova (9.500); mentre a Verona, a Vicenza, a Treviso e a Rovigo sono in media 5.000; infine a Belluno sono poco più di 1.500. Al Veneto, e a chi amministra la Regione, sono arrivati i complimenti del ministro Brunetta che ha evidenziato “la buona gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, la capacità di pensare a politiche per la casa innovative, il coraggio di adottare progettualità d’avanguardia.”
 
La presentazione – I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati nel salone della presidenza, a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia, dal presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, dall’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti e dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. “Il piano vendita è un atto – ha spiegato il presidente Galan – che mi piace considerare rivoluzionario: trasformare i canoni di affitto in rate di muto significa responsabilizzare gli inquilini e garantire loro un futuro migliore, ma vuol dire anche far fruttare un patrimonio pubblico altrimenti infruttuoso che costa oggi più di quanto rende.”
Per l’assessore Giorgetti, si è aggiunto “un ulteriore prezioso tassello alle politiche per la casa che sono state adottate negli ultimi anni e che sono state ancora rafforzate in un periodo di grave crisi economica e finanziaria come l’attuale”. L’obiettivo principale del provvedimento è rinnovare, ricostruire e rivalorizzare il patrimonio immobiliare pubblico con il riutilizzo dei proventi delle vendite, così da mettere a disposizione alloggi a canone sociale e calmierato.
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