NordEst

Il Consiglio provinciale risparmia un milione di euro

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Non è di certo alla deriva il Consiglio provinciale di Trento. Anzi, in un periodo in cui la politica annuncia tagli e contenimento nella spese corrente, ci sono istituzioni che passano dalle parole ai fatti. Viene naturale però chiedersi perchè questi tagli non siano stati fatti prima.

Il bilancio del Consiglio provinciale trentino 

1.061.031,66 euro: a tanto ammonta la diminuzione effettiva delle spese del Consiglio nel 2007. Il dato emerge dall'esame del "Rendiconto Generale" per l'esercizio finanziario 2007 che l'Ufficio di Presidenza dell'assemblea legislativa dell'autonomia trentina ha approvato lunedì mattina.

L'esercizio finanziario 2007 del Consiglio provinciale si chiude con un avanzo di consuntivo di 1.366.424,37. Si tratta di un risultato positivo che, come ha affermato nella relazione introduttiva il Presidente Dario Pallaoro, "testimonia lo sforzo compiuto dalle strutture politiche ed amministrative del Consiglio per una politica di concreto contenimento della spesa".

In effetti, l'aspetto significativo di questo risultato risiede nel fatto che – al di la delle riduzioni legate a situazioni straordinarie e contingenti quali i lavori di sistemazione degli uffici dei gruppi o acquisto di arredi ed attrezzature – i capitoli che registrano una diminuzione della spesa riguardano l'insieme delle articolazioni organizzative del consiglio e dei relativi centri di spesa.

Dove si è risparmiato? 

Di particolare rilievo appare il "segno meno" dei capitoli riferiti alle indennità e ai rimborsi dei consiglieri, alle spese di rappresentanza, alle consulenze e ai servizi convenzionati.

Significativi sono infatti i decrementi che si riferiscono al capitolo 100 relativo all'indennità di carica, di trasferta e di rimborso spese ai consiglieri ( per un importo di 57.370, 04 euro); al capitolo 101, relativo alle spese di rappresentanza, incontri, convegni e manifestazioni che presenta una diminuzione di 54.469,30 euro).

Altre riduzioni  

Altri capitoli in diminuzione (per 44.383,95 euro) sono quelli relativi alle risorse per il personale, così come una sensibile contrazione di spesa tutt'altro che trascurabile ( – 7,19%) viene fatta registrare dai capitoli dei servizi generali: fra di essi spiccano il 500 ( consulenze e servizi resi al Consiglio) che fa segnare una diminuzione di 41.601, 88 euro e il 516 ( spese varie d'ufficio) con 59.081,39 euro i meno.

Con riferimento al capitolo 500, va ricordato che nel novembre scorso l'Ufficio di Presidenza ha varato un nuovo regolamento per l'affidamento di incarichi di studio, ricerca, consulenza e collaborazione, con l'obiettivo di garantire una gestione la più trasparente possibile.

Anche le spese per la gestione degli immobili ( pulizia, sorveglianza, illuminazione, collegamenti informatici, ecc.) hanno subito una flessione di 15.710,93 euro, mentre la maggior spesa sostenuta per le pubblicazioni del Consiglio è stata ampiamente contenuta al di sotto del tasso di inflazione registrato nel 2007.

Così come l'incremento delle spese per l'esercizio delle deleghe in materia d conciliazioni tra i cittadini e gli operatori della comunicazione (oltre 350 vertenze in 6 mesi, con esito positivo per il 70% dei casi) si è fermato a 13.894,07 euro.

L'ambito nel quale si è verificato il maggiore contenimento dei costi è quello del patrimonio che per l'acquisto di arredi, attrezzature e strumentazione informatica) fa segnare una diminuzione di 621.215,57 euro e 289.304,38 euro in meno riguardano il capitolo delle locazioni e della manutenzione degli immobili, in quanto con la sistemazione definitiva delle sedi dei gruppi è venuta meno una situazione di spesa straordinaria.

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