NordEst

Falkvinge di partito pirata, “Italia caso speciale”

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"Sono ormai 50 i paesi nel mondo dove sono sorti i partiti pirata per l’affermazione di Internet libero da copyright e da licenze di software, i paesi con regime democratico proporzionale sono i più fertili. Anche in Italia esiste dal 2008 il partito pirata e sta avanzando.

Anche se l’Italia è un caso speciale perché il rapporto tra media e politici è simbiotico, e i vecchi politici non capiscono il movimento, pensano che sia una fase adolescenziale e non si rendono conto del cambiamento di stile di vita. Ci sono politici che si fanno stampare le e mail dalla segretaria e non vanno mai su internet".

Ad affermarlo  Trento è stato Rick Falkvinge, fondatore del partito pirata svedese, anticipando il suo intervento previsto all’Internet Governance Forum 2011 Italia, organizzato dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa e la Fondazione Ahref.

 
"La rete ha liberato un enorme potenziale che sarà utilizzato al massimo man mano che le vecchie generazioni, che hanno usato il potere soprattutto dei media, scompariranno – ha proseguito Falkvinge – fino a 10 anni fa i mass media erano controllati da poche società, editori e agenzie in tutto il mondo, ora questi hanno perso potere con Internet e stanno attuando strategia di controllo anche dell’informazione in rete, oppure delle licenze di software e il copyright. Microsoft ha dato un contributo consistente a questo.

Ma sono destinati a scomparire. Internet ha cambiato la nostra vita in un modo inimmaginabile: oggi è più facile che Google sappia prima dei nostri familiari e amici che abbiamo una malattia. Comunque ci sono due modi di usare il monopolio di Internet in modo negativo come l’obbligo di acquisto di licenza di software oppure positivo con l’open source come Linux e Wikipedia.

Il capitalismo non capisce proprio perché oggi gruppi di persone si trovano su base di interessi comuni e per puro divertimento a creare dei prodotti no profit.

Sta accadendo qualcosa di veramente grande. Internet è il più grande equalizzatore sociale mai inventato dall’umanità e se pensiamo che ogni due giorni produciamo la stessa quantità di informazioni che l’umanità ci ha messo a produrre dalle origini fino al 2003 ci rendiamo conto dell’enorme potenziale".

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