NordEst

Emigranti veneti, a Verona per non dimenticare

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I lavori ella Consulta Regionale per l’Emigrazione si occuperanno dei rapporti con la terra natia e con la Regione del Veneto, delle possibilita’ di sviluppo e di collaborazione in tempo di crisi internazionale, delle iniziative da mettere in campo con il nuovo Piano Triennale Regionale 2013-2015.

Alla Consulta, per la prima volta, si affianca anche la Festa Regionale dei Veneti nel Mondo (sino all’anno scorso i due momenti si tenevano in tempi diversi con maggiori costi e minori possibilità di contatto tra tutti i protagonisti) che culminerà domani e domenica con una serie di iniziative alla Gran Guardia. I lavori della Consulta, presieduti dall’assessore regionale ai flussi migratori Daniele Stival, si sono aperti nella sala consigliare della Camera di Commercio scaligera.

“La crisi economica – ha detto – ha già provocato più di 160.000 nuovi disoccupati in Veneto e attivato un nuovo fenomeno migratorio verso l’estero fatto da giovani ad elevata qualificazione, che partono per mettere a frutto la loro preparazione. La grande rete dei nostri emigrati – ha detto – può essere preziosa per fornire loro assistenza e consulenza quando hanno deciso verso quale nazione indirizzarsi e ringraziamo tutti per quanto stanno facendo e faranno in tanti Paesi del mondo”.

Porte aperte, però, anche all’aiuto che il Veneto può dare ai giovani oriundi, per i quali ci sono e ci saranno anche in futuro iniziative di formazione ivi comprese borse di studio nelle Università venete, di collegamento con la realtà imprenditoriale veneta, di correlazione con i giovani veneti per creare occasioni di collaborazione economica, sociale, culturale. “Con il nuovo Piano Triennale 2013-2015 e con la nuova legge di settore che tra poco sarà approvata dal Consiglio – ha detto anche Stival – siamo alla vigilia di una nuova stagione di programmazione dei rapporti della Regione con i suoi emigrati ed i loro discendenti, e perciò questa riunione annuale della Consulta è particolarmente importante”. 

La bozza sottoposta ai consultori indica ben 12 obiettivi, tra i quali un rinnovato appoggio all’associazionismo, la promozione del “sistema veneto” all’estero con il coinvolgimento delle associazioni e delle Camere di Commercio, la promozione dell’insegnamento della lingua italiana e della nostra cultura all’estero favorendo così l’affermazione del “Made in Italy” e del “Made in Veneto”, la realizzazione di iniziative formative rivolte agli oriundi residenti all’estero con un occhio di riguardo ai giovani tra 18 e 39 anni, la valorizzazione delle radici culturali venete, la promozione di sinergie con il mondo universitario e scolastico in generale, il sostegno per il primo inserimento in Veneto degli emigrati o loro discendenti che intendano tornare a stabilirsi nel territorio regionale. 

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