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Elezioni provinciali 2023 in Trentino: la Lega si divide sul caso Divina e lui si dimette dal Centro Santa Chiara

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Chiesta la sospensione di Divina per 6 mesi dalla Lega. L’ex senatore lascia la carica che ha ricoperto negli ultimi quattro anni. “Se in una famiglia non si ascoltano e non vi è rispetto per i padri, significa che lì qualcosa funziona male”


 

Trento –  L’ex senatore Sergio Divina – scelto dall’assessore Bisesti per la guida del Centro servizi Santa Chiara – in queste settimane era emerso più volte tra le possibile candidature alla presidenza, insieme al presidente Maurizio Fugatti e a quello della presidente Itea Francesca Gerosa (Fratelli d’Italia).

Le Provinciali dividono il “Carroccio” trentino

La Lega del Trentino ha notificato a Sergio Divina un avviso di richiesta di sospensione dal partito per sei mesi. Lo comunica, in una nota, lo stesso Divina, affermando di essere stato accusato di “aver detto cose che hanno nuociuto al partito” e annunciando le dimissioni da presidente del Centro culturale Santa Chiara di Trento. “Mi pareva di aver usato modi civilissimi ed educati per esprimere un pensiero che si estrinseca più o meno così: è un buon momento per il centrodestra, se stiamo uniti c’è una buona possibilità di successo, per unire servono atteggiamenti concilianti, non arroganti e supponenti che potrebbero urtare la suscettibilità di partner indispensabili per la vittoria. Nessun accenno a persone o offese a chicchessia ma un consiglio, tra l’altro di buon senso, ai miei eredi politici trentini”, spiega Divina.

Divina: “Profondamente toccato”

“Se in una famiglia non si ascoltano e non vi è rispetto per i padri – aggiunge l’ex senatore della Lega – significa che lì qualcosa funziona male, e bisogna saperne trarre delle conclusioni. Rammarico a parte, se per i miei ‘ex’ amici sono diventato un problema, mi pare corretto lasciare ogni incarico che deriva da designazioni del mio partito e specificamente la presidenza del Centro S. Chiara che per quattro anni ho diretto (tra l’altro senza alcuna indennità) che so di lasciare in buona salute, con bilanci in ordine e con una programmazione che già copre le stagioni autunno-inverno dell’anno solare in corso”.

 

 


In breve

Onda Popolare lancia Degasperi per la presidenza del Trentino.  Alternativa a centrodestra e centrosinistra, la coalizione è formata da Onda, Unione Popolare, Primiero la mè val. Al centro dell’attenzione: lavoro stabile ed equamente retribuito, scuola e sanità pubbliche, ambiente. Priorità con cui Filippo Degasperi si candida alla presidenza della Provincia sostenuto dalla coalizione Onda Popolare, formata da Onda, Unione Popolare, Primiero la me val. Centrale il tema della partecipazione che, per Degasperi, non è solo mettere una croce ogni cinque anni sulla scheda, ma strumenti di democrazia diretta.

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