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Ebola, Friuli Venezia Giulia: nessuna allerta ma pronta task force regionale

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Pur essendo bassissimo il rischio di estensione dei focolai di febbre emorragica da virus, la Regione è pronta ad ogni evenienza

Medical-Research

Trieste – Pur essendo bassissimo il rischio di estensione dei focolai di febbre emorragica da virus Ebola in Italia, la Regione Friuli Venezia Giulia ribadisce di essere in grado di far fronte a eventuali situazioni di rischio.

Le strutture individuate per ricoveri di casi ad alta contagiosità sono le unità di infettivologia degli ospedali di Trieste e di Udine, che hanno tutti gli standard previsti dai protocolli internazionali. In Friuli Venezia Giulia c’è una task force multidisciplinare composta da infettivologo, referente del laboratorio di virologia, del dipartimento di prevenzione e delle direzioni sanitarie ospedaliere, dei pronti soccorsi /aree di emergenza, pediatri e dall’organo istituzionale deputato alla comunicazione.
Il gruppo, coordinato dalla Direzione Salute, è in grado di dare in tempo reale risposte su assistenza, profilassi, trasporti, cura, degenza, trattamento farmacologico, smaltimento rifiuti ecc. Il gruppo si avvale della collaborazione della Protezione Civile, delle Prefetture e degli organismi ministeriali addetti alla Sanità Marittima, Area, Portuale e di Confine per gestire in modo coordinato vie di ingresso (porto, aeroporto ecc.) in regione, anche con l’eventuale supporto delle forze dell’ordine.
Il ministero della Salute aggiorna le Regioni quasi giornalmente e a oggi non ha raccomandato nessuna misura precauzionale. L’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, non ha consigliato nemmeno restrizioni a viaggi o a rotte commerciali per la Guinea, Liberia, Mali e le aree dove sono segnalati focolai del virus. I dati indicano che il rischio di diffusione verso l’Europa è estremamente basso. E risulta improbabile, anche se non impossibile, che i viaggiatori infettati possano arrivare in Europa durante il periodo di incubazione della malattia.

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