Primo Piano

Covid, giornata tragica in Alto Adige: 6 decessi in 24 ore

Share Button

Mai così da fine marzo, 221 nuovi casi positivi

Bolzano – L’entrata dell’Alto Adige in zona gialla coincide con un aggravamento del bilancio delle vittime della pandemia: altre sei persone sono morte per le conseguenze dell’infezione da Sar-Cov-2. Per trovare più di cinque decessi in una sola giornata bisogna risalire al 29 marzo scorso quando furono otto.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i morti per Covid-19 sono ora 1.255.
I laboratori dell’Azienda sanitaria provinciale, nelle ultime 24 ore, hanno anche accertato 221 nuovi casi positivi. Di questi, 109 sono stati rilevati sulla base di 912 tamponi pcr, di cui 219 nuovi test, e 109 sulla base di 9.695 test antigenici.

La zona gialla

Da oggi l’Alto Adige recepisce anche le norme statali sul Super green pass. Il presidente Arno Kompatscher, con l’ordinanza n° 37, ha inserito delle norme più severe nella gastronomia e nelle aree di intrattenimento. “La consumazione all’interno dei locali (al tavolo e al banco) è ammessa solo previa presentazione della certificazione verde”, si legge. Per andare in treno o in bus è obbligatoria la mascherina FFP2 a partire dai 6 anni. Per quanto riguarda gli impianti sciistici, “trovano applicazione le linee guida nazionali”. L’ordinanza prevede mascherine obbligatorie all’aperto in caso di assembramenti.

Nel caso di “spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri luoghi accessibili al pubblico, anche all’aperto, sono svolti dietro la presentazione da parte del pubblico della certificazione verde rinforzata”, si legge ancora nell’ordinanza. Stesso discorso per le le attività che hanno luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati; eventi sportivi, stadi e palazzetti; feste e cerimonie pubbliche. L’obbligo di mascherina non è previsto per chi sta svolgendo attività sportiva.

Sabato l’assessore provinciale alla Sanità Thomas Widmann ha riferito che il numero di infezioni continua ad aumentare e che i richiami vaccinali sono quindi fondamentali. Per questo è forte la speranza che la popolazione aderisca alla campagna vaccinale prevista in tutto l’Alto Adige il prossimo fine settimana (da venerdì 10 a domenica 12 dicembre). L’appello è rivolto a tutti: chi non si è ancora vaccinato si presenti per la prima dose e gli altri facciano la seconda o – se l’ultima risale a più di cinque mesi fa – la dose “booster” di richiamo. Come ha riferito il vice coordinatore dell’unità Covid Franzoni, l’organizzazione è in pieno svolgimento e ha definito questa iniziativa “una grande opportunità per tutti gli altoatesini di farsi vaccinare in modo semplice”.

Austria e obbligo vaccinale

Prende forma il disegno di legge per l’obbligo vaccinale in Austria, che entrerà in vigore a febbraio: i no vax riceveranno ogni tre mesi un invito dal ministero della sanità a farsi immunizzare. In caso di inottemperanza scatta ogni volta una multa da 600 euro, che diventa una super-ammenda da 3.600 euro per chi non la paga entro i termini stabiliti.

Sono esentati dall’obbligo bambini sotto i 14 anni, donne incinta, chi è guarito da meno di 180 giorni e altre persone che non possono essere vaccinate per motivi medici. Le donne che hanno partorito e i ragazzi che compiono 14 anni hanno un mese di tempo per ricevere la prima dose.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *