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Covid, ancora un decesso in Alto Adige. Situazione al limite: non si escludono chiusure a Bolzano

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76 nuovi casi e 56 guariti.Controlli Green pass a Bolzano, quasi tutti in regola. Secondo la polizia municipale “molto rari” i clienti senza Qr

Bolzano – L’Alto Adige registra un altro decesso di un paziente covid, portando il numero complessivo delle vittime della pandemia a 1.195. Scende da 6 a 5 il numero dei pazienti in terapia intensiva, mentre resta stabile a 27 quello dei pazienti nei normali reparti ospedalieri.

Sono invece 76 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore: 56 tramite 1.035 tamponi pcr e 20 tramite 4.176 test antigenici. Sono stati dichiarati guariti 56 altoatesini, mentre 1.818 sono attualmente in quarantena.

La situazione in Alto Adige

La situazione epidemiologica in Alto Adige “è al limite. Per un periodo, per alcuni parametri ci siamo trovati in zona gialla o anche arancione. Non possiamo sapere se si riuscirà a superare l’inverno senza chiusure”. Lo ha detto l’assessore alla sanità della Provincia di Bolzano, Thomas Widmann, nell’informativa al consiglio provinciale sullo stato dell’emergenza sanitaria.

“La strategia è sensibilizzare ulteriormente per i vaccini, unica strada per sconfiggere la pandemia – ha aggiunto Widmann – Ci sono no-vax anche in consiglio provinciale – ha proseguito – ma agli altri consiglieri e consigliere va la richiesta di passare questo messaggio alla cittadinanza: vaccinando un ulteriore 10% di cittadini si potrebbe dichiarare chiusa la pandemia”.

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha parlato dell’ultima ordinanza che, come avviene nel resto del Paese, prevede, dal prossimo 15 ottobre, l’obbligo di Green pass per recarsi al lavoro. La giunta, ha detto Kompatscher, “fa il possibile affinché ci sia il maggior numero possibile di vaccinati, ma molti ancora non lo sono”. Per questo anche in futuro ci sarà un’offerta di screening presso farmacie e medici di base. Comuni e comunitá comprensoriali si attiveranno, ha assicurato il presidente della giunta, ed il servizio sanitario metterà a disposizione personale formato per effettuare i test”. Oltre alla campagna vaccinale per il Covid, ha ricordato Kompatscher, ci sarà quella influenzale e “tutto questo richiede molte risorse”.

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