NordEst

Coppia di veneziani si schianta con l’aereo in Puglia

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La tragedia in volo – Sono state identificate le due persone morte carbonizzate ieri mattina,ad Andria, vicino alla pista per aerei ultraleggeri di Tenuta Tannoia. Il loro velivolo da turismo era precipitato prendendo fuoco nei pressi della pista che si trova a Castel del Monte (Andria), in Puglia.

Le vittime –
Sono Giovanni Piccoli, di 39 anni di Venezia, e Michela Segantini (41) di Chioggia. La coppia (lui divorziato, lei era la sua nuova compagna) era partita dall’aviosuperficie di Piove di Sacco (Padova) ed era diretta in Sicilia.

L’identificazione –
La coppia è stata identificata dai Carabinieri grazie alle matricole del piccolo velivolo sportivo, un Pioneer 200 (nella foto), con motore Rotax di 80 cavalli. Nella tarda serata di sabato, inoltre, due amici delle vittime hanno telefonato alla Tenuta Tannoia per chiedere se la coppia fosse arrivata con quell’aereo.

Le prime ipotesi –
Secondo le prime verifiche sul campo, la coppia non avrebbe tentato un atterraggio di emergenza, come si era ipotizzato inizialmente. L’aereo potrebbe essere precipitato per una manovra errata. A dare l’allarme è stato il pilota di un altro veivolo da turismo che è partito dalla pista della tenuta "Tannoia", dove solitamente i piloti degli aerei da turismo fanno scalo per rifocillarsi e rifornirsi di carburante, che si è accorto di una colonna di fumo che proveniva da una delle due estremità della pista.

Si è levato in volo l’elicottero del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che ha notato il relitto dandone le coordinate alla squadra del Distaccamento di Barletta, nel frattempo giunta sul posto. Secondo la testimonianza di alcuni esperti del campo di volo, il pilota del piccolo veicolo ha tentato un atterraggio di emergenza dal lato sbagliato della pista. Da quella parte, infatti, il vento spira alle spalle del veivolo e impedisce la corretta discesa verso terra.

  • Cade elicottero in Usa – Nove persone, tra cui cinque italiani in vacanza a New York, sono rimasti uccisi in una drammatica collisione sul fiume Hudson fra un elicottero da turismo e un Piper monomotore, in difficoltà subito dopo il decollo dall’aeroporto di Teteboro. Le vittime (tutte imparentate tra loro) sono Tiziana Pedrone, Fabio Gallazzi, Giacomo Gallazzi, Michele Norelli e Filippo Norelli. Quando, alle tre del pomeriggio di ieri, qualche ora dopo l’incidente, il sindaco Michael Bloomberg è apparso davanti ai giornalisti per fare il punto della situazione ha subito fatto capire che non vi erano speranze. I testimoni della tragedia, hanno raccontato di avere visto l’elicottero in fase di decollo dall’eliporto della trentesima strada west scontrarsi con un rumore assordate con il piccolo aereo da turismo. L’elicottero si è subito spezzato in due o tre parti, una delle pale dell’elica si è sganciata precipitando separatamente nel fiume. Il Piper aveva invece perso un’ala e il groviglio di metallo si immergeva nel fiume e nelle sue fortissime correnti affondando all’istante. Lo scorso inverno, esattamente nella stessa zona del fiume, il volo Usair 320 con 155 persone a bordo divenne il simbolo di un’operazione di salvataggio da manuale che entusiasmò il mondo intero.

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