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Consiglio delle Autonomie del Trentino, politiche sociali e sostegno alla natalità tra i temi affrontati

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I lavori del Consiglio delle Autonomie

Trento – E’ tornato a riunirsi mercoledì pomeriggio il Consiglio delle Autonomie. Ecco i principali temi trattati.

Politiche sociali. Linee guida

Parere favorevole con osservazioni

Dopo un’attenta analisi il Consiglio delle autonomie locali ha dato parere favorevole alla proposta di delibera della Giunta provinciale in merito alla “Legge provinciale sulle politiche sociali 2007. Adozione delle linee guida sulle modalità di affidamento e finanziamento di servizi e interventi socio-assistenziali nella provincia di Trento.”
Si tratta di una versione aggiornata rispetto al testo esaminato dal CAL lo scorso 4 dicembre. È stato il presidente del Cal Paride Gianmoena a introdurre i lavori, mentre a entrare in argomento è stato Stefano Bisoffi, assessore competente del Cal.
Bisoffi ha ripercorso quanto si è fatto finora rimarcando come le due delibere abbiano accolto le osservazioni che erano emerse in precedenza.
Soprattutto ha sottolineato come il tema più importante, sollevato nella seduta di dicembre, era stato il termine di affidamento diretto, per il quale il Cal aveva chiesto uno slittamento. L’Assessora Segnana ha assicurato il suo impegno a rivedere il termine fissato attualmente al 30 giugno prossimo.
Tra le osservazioni è emerso anche il fatto che inserire i riferimenti ad Anac possa appesantire inutilmente l’intera materia.
Le linee guida, riferite agli allegati A ed E, sono frutto di percorsi condivisi con gli enti locali competenti e con gli enti del Terzo settore. Raccolgono, infatti, molte delle osservazioni utili a rendere i testi più completi.
Un tavolo di supporto a composizione pubblica (Provincia ed enti locali) con la collaborazione della Fondazione Franco Demarchi garantirà l’accompagnamento degli enti competenti nello svolgimento delle nuove procedure di affidamento/finanziamento in applicazione delle allegate Linee Guida.
Le linee guida riferite all’allegato A, e cioè la pianificazione e la scelta di modalità e strumenti di erogazione e di affidamento di interventi socio-assistenziali”, sono sperimentali, considerato il loro aspetto innovativo.

Catalogo dei servizi socio-assistenziali

Parere favorevole con osservazioni

La versione aggiornata della proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Approvazione del Catalogo dei servizi socio-assistenziali” è stata presa in esame, oggi, dal Consiglio delle autonomie che l’ha votata favorevolmente con osservazioni. La delibera è tornata all’esame del Cal dopo una prima analisi effettuata nella seduta del 4 dicembre dello scorso anno.
Nella nuova versione si è lavorato soprattutto per specificare meglio i requisiti professionali. Un gruppo di lavoro seguirà, quindi, la sua applicazione.
Il catalogo è frutto di un lavoro congiunto da parte del Servizio politiche sociali della PAT, Comunità di valle/Territorio Val d’Adige, della Consulta delle Politiche Sociali e delle Organizzazioni del terzo settore.
E’ lo strumento di autorizzazione e accreditamento dei servizi. Fornisce all’ente pubblico sistemi di rendicontazione e valutazione per offrire una rete articolata a flessibile di servizi in grado di rispondere al mutare delle esigenze e dei bisogni dei cittadini. E’, quindi, soggetto a modifiche e aggiornamenti in base all’evoluzione della società. Una prima revisione generale dovrà essere attuata entro tre anni dalla sua approvazione.
Il catalogo è articolato in Tipologie di servizio suddivise in aggregazioni funzionali, che fanno riferimento a bisogni omogenei della persona, e in altre tipologie di servizio articolate in servizi territoriali, sportelli sociali ed interventi di accompagnamento al lavoro.
Il Sindaco di Trento Alessandro Andreatta è intervenuto chiedendo se sia previsto un periodo di sperimentazione.
Vittorio Stonfer, Sindaco di Giovo, ha chiesto se un soggetto vincitore di un appalto possa ripresentarsi alla scadenza. Possibilità che però, attualmente, viene esclusa dalla norma. Il massimo della durata è fissato in tre anni. Nella risposta è stato ancora evidenziato come l’appaltatore che succede debba mantenere tutte le garanzie precedenti.
Il Sindaco di Rovereto Francesco Valduga ha chiesto, infine, precisazioni sull’opportunità di tutelare sia il lavoratore, ma anche l’assistito. Una necessità che dovrebbe essere inserita in una normativa a carattere europeo.

Promozione e sostegno della natalità. Rapporto Stato/Provincia

Parere favorevole

Voto favorevole del Cal alla delibera della Giunta provinciale che detta disposizioni in materia di incompatibilità, limiti di cumulo, condizioni, decurtazioni o mancata erogazione di agevolazioni provinciali volte alla promozione e al sostegno della natalità e dei bisogni della famiglia in relazione alla cura dei figli. Una delibera che fa chiarezza in presenza di interventi dello Stato aventi le medesime finalità.
Lo scopo è quello di armonizzare le agevolazioni provinciali e statali volte al riconoscimento di un assegno di natalità per i nuovi nati e i bambini adottati nell’anno 2020 e al riconoscimento di un sostegno per l’accesso ai servizi alla prima infanzia. Nel regolamento viene previsto che l’assegno spettante per i figli nati nell’anno 2020 non viene erogato per i primi 12 mesi di vita e neppure per i primi 12 mesi dall’ingresso nel nucleo familiare nel caso di adozione. Dal 1 gennaio scorso cessa anche il riconoscimento della quota B2 per l’accesso ai servizi per la prima infanzia dell’assegno provinciale.
Il Sindaco di Roncegno Mirko Montibeller ha chiesto se, alla luce dell’intervento dello stato, non sia il caso di rivedere la soglia 0,40 di Icef per i buoni di servizio. “È un ipotesi che dobbiamo valutare – ha detto l’Assessora Segnana – ed eventuali risparmi verrano indirizzati sempre in questo contesto”.

Regolamento dell’Agenzia provinciale delle foreste demaniali

Parere favorevole

Il Consiglio delle autonomie locali ha preso in esame anche la proposta di delibera della Giunta provinciale concernente il Regolamento per l’organizzazione, il funzionamento e i compiti dell’Agenzia provinciale delle foreste demaniali. Il voto è stato favorevole. La delibera prende in esame la complessa situazione che si è verificata con gli schianti sul territorio provinciale a causa della tempesta Vaia: prevede di modificare la normativa provinciale con una gestione più coordinata delle funzioni in questo ambito con la possibilità di assegnare all’Agenzia provinciale delle foreste demaniali la gestione dei vivai forestali  e degli immobili dei compendi provinciali collegati.

Agenda 2030

Il Consiglio delle autonomie locali ha individuato, oggi, i nominativi che definiscono il gruppo dei Sindaci in relazione all’Agenda 2030 – verso la Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile (SproSS).

Disegno di legge sulle grandi derivazioni

Illustrazione

Gianmoena, un DDL che garantisce il territorio

“Il DDL approccia il tema garantendo l’interesse dell’intero territorio e di tutta la comunità trentina”.  E’ il commento del Presidente del Cal Paride Gianmonea dopo che  l’assessore provinciale e vice presidente della PAT  Mario Tonina ha illustrato il Ddl sulle grandi derivazioni.
Un articolato che vedrà il puntuale coinvolgimento del Cal nelle sue delibere attuative.
“Un disegno di legge importante per la Giunta e per il territorio – ha detto Tonina – che riguarda un patrimonio di centrali elettriche che hanno garantito energia e sviluppo del territorio. Sono 34 centrali per 17 concessioni che scadevano a fine 2022, ma che, grazie a un emendamento alla finanziaria dello stato, slittano a fine 2023, come nel resto d’Italia. Un termine unico per tutti, che permette di lavorare sui bandi, evitando un interesse specifico delle grandi compagnie sul Trentino se fosse rimasto il termine del 2022. Il patrimonio del valore dell’energia prodotta vale oggi circa 250 milioni. Per la Pat si tratta di un Ddl che inciderà in uno scenario lungo 30 anni, quanto è prevista la durata delle nuove concessioni. Per Tonina il coinvolgimento del Cal è strategico in quanto si profila la possibilità di acquistare i beni strutturali, condizionando nella gestione i futuri concessionari.

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